Presentata la GMG di Seul 2027

Solo alcuni giorni fa i giovani di tutto il mondo hanno ricevuto il messaggio di Papa Francesco per la GMG 2024 che invita ad essere pellegrini di speranza nella propria vita, e oggi in una conferenza stampa, lo sguardo si è allungato fino al 2027 quando si svolgerà la 41a Giornata Mondiale della Gioventù a Seul. 

Annunciata a conclusione della S. Messa a Lisbona, quella di Seul sarà «una preziosa opportunità per la Chiesa particolare che la ospita, di celebrare, insieme alle altre Chiese, la propria cultura e la propria fede». Così ha introdotto il cardinal Farrel, Prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, che ha poi spiegato il percorso di avvicinamento con i temi scelti dal Papa per le prossime GMG «per la 40° GMG è: «Anche voi date testimonianza, perché siete con me» (Gv 15,27); il tema scelto dal Santo Padre per la 41° GMG è: «Abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!» (Gv 16,33)» Infine ha spiegato che il 24 novembre nella solennità di Cristo Re dell'Universo avverrà la consegna dei simboli della GMG (la Croce dei giovani e l’icona di Maria Salus populi romani)  ai giovani sudcoreani.

Mons. Peter Soon-Taick Chung, Arcivescovo di Seoul e Presidente del Comitato Organizzatore Locale (COL) di Seoul 2027, ha espresso la gioia di questo cammino che ormai è già avviato e spiegato che «Il pellegrinaggio verso la GMG di Seoul 2027 sarà più di un semplice raduno. Sarà un viaggio significativo in cui i giovani, uniti a Gesù Cristo, rifletteranno e discuteranno sulle sfide moderne e sulle ingiustizie che devono affrontare. Sarà una grande celebrazione»

Infine è stato presentato il logo da mons. Mons. Paul Kyung Sang Lee, Coordinatore Generale della GMG di Seoul 2027 che ha spiegato come «attraverso diverso simbolismo, il logo della GMG di Seul 2027 integra i molteplici significati di martirio, gioventù, Seul, GMG e croce, celebrando la gloria della vittoria ottenuta grazie allo Spirito Santo. Esso annuncia la chiamata ai giovani della Corea e del mondo a proclamare la fede dei martiri al mondo del nostro tempo».