Aumentano le bollette!
Pesante impatto sull'economia delle famiglie
Le parole con cui il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile Enrico Giovannini, in occasione di un recente convegno, aveva anticipato che nel corso di quest'anno ci sarebbe stata la possibilità di "revisione dei Piani di ripresa presentati dai vari Paesi, alla luce di eventi eccezionali uno dei quali è il forte aumento delle materie prime che metterà sotto pressione gli enti appaltatori e che potrebbe richiedere, a livello europeo e nazionale, un aggiustamento dei Piani presentati l'anno scorso" hanno costretto Bruxelles ad intervenire per sottolineare come questa ipotesi di modifica possa essere portata avanti solo in casi eccezionali e se uno Stato riesce a dimostrare "che non può attuare il Pnrr o parte di esso a causa di circostanze oggettive". La Commissione, estremamente preoccupata per la situazione dell'Italia, nella sua comunicazione ha anche voluto ribadire come si tratti della procedura prevista all'articolo 21 del Regolamento per l'attuazione del Pnrr e ha sottolineato che il caso deve essere realmente eccezionale perchè sono già previsti parametri di aggiustamento con un meccanismo automatico di revisione annuale delle risorse legato all'inflazione, con un tetto del 2%. Nello stesso documento Bruxelles ricorda anche che "in caso si renda necessario colmare il gap tra costi previsti e quote di finanziamento finali" esistono tre possibili soluzioni, con il ricorso a risorse nazionali, la presentazione di un Pnrr rivisto e con nuova richiesta di prestiti entro il 31 agosto 2023.
Assoutenti ha recentemente lanciato l'allarme per i 736 euro in più che ogni famiglia dovrà spendere quest'anno solo per mangiare e per gli spostamenti essenziali, mentre il Codacons parla di 1198 euro e l'Unione Consumatori di 1400 con l'inflazione che nel mese di dicembre è salita di un ulteriore 0,4 % rispetto al mese di novembre e nel 2021 ha raggiunto il tetto del 3,9 %, tornando ai livelli del 2012.Il costante aumento del costo dei beni alimentari e dell'energia ha costretto l'esecutivo a valutare nuovi interventi, che risultano però sempre più difficili a causa della scarsità delle risorse reperibili.
Il Fondo monetario internazionale conferma il rallentamento della crescita dell'economia globale, ed anche il Pil del nostro paese salirà solo del 3,8%, a causa della nuova ondata della pandemia, dell'imbuto nelle catene degli approvvigionamenti che contrariamente alle previsioni non accennano a migliorare, dell'inflazione con i prezzi dell'energia fuori controllo e delle tensioni geopolitiche che stanno raggiungendo livelli che non si registravano da molti anni. Il vicepresidente del Fmi Gita Gopinath conferma: "Omicron peserà sul primo trimestre e l'inflazione rimarrà invece elevata nel breve periodo, al 3,9 % nelle economie avanzate e al 5,5 % in quelle emergenti, ma nel medio termine rallenterà".
Gopinath molto preoccupata per la situazione economica e sociale globale si augura che "l'aumento dei tassi di interesse avvenga in modo ordinato e che la Fed comunichi chiaramente le sue mosse per ridurre le possibili tensioni sui mercati" ed evitare che l'aumento dei tassi per configgere una fiammata inflattiva possa trasformarsi in un boomerang compromettendo la ripresa in atto e alzando il costo del debito post-pandemia che è a livelli record e costituisce una "minaccia per i mesi e anni a venire".
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