Tassi dei mutui che si alzano: famiglie in difficoltà
Si fanno i conti anche con i continui aumenti dei prezzi
Christine Lagarde, presidente della Bce, in occasione del suo intervento al Forum di Riga ha confermato: "L'inflazione è ancora troppo alta nell'area euro, la previsione è di alzare di nuovo i tassi" ed ha aggiunto che anche se i recenti dati sulla crescita del Pil hanno sorpreso al rialzo, il rischio di recessione è aumentato.
“I futures del gas suggeriscono che per un certo periodo vedremo prezzi alti, poichè l'Europa dovrà pagare un premio per attirare Gnl, il gas naturale liquefatto, sostitutivo. Lo scenario di modesta recessione atteso concretizzarsi a cavallo del 2023 non sarà sufficiente a domare l'inflazione".
La lotta per contenere i prezzi portata avanti dalla Fed e dalla Bce si scontra con il disallineamento tra l'aumento dell'inflazione nell'area Ue di circa il 10 % ed il tasso del 2 % fissato come obbiettivo e si basa sulla dolorosissima teoria economica che vede la diminuzione dell'inflazione con la distruzione della domanda ben chiarita nel detto "Quando i ristoranti si svuotano la cura inizia a funzionare" però con tragiche conseguenze per le fasce più deboli e povere della popolazione.
La Federal Reserve ha deciso il quarto rialzo consecutivo di 75 punti base, e sesto dall'inizio dell'anno, portando il costo del denaro tra il 3,75 ed il 4% per tentare di contrastare la corsa dell'inflazione.
Il presidente Jerome Powell ha confermato che l'obbiettivo finale è riportare l'inflazione al 2%.
Il livello finale dei tassi sarà più alto di quanto previsto in precedenza pur ammettendo che l'economia americana ha rallentato in modo significativo ma abbiamo bisogno di vedere calare l'inflazione drasticamente".
L'economia Usa nel terzo trimestre del 2022 ha registrato una perdita di utili per le aziende di oltre dieci miliardi di dollari e ha confermato che siamo in un periodo caratterizzato dalla recessione e da una possibile instabilità dei mercati finanziari a livello globale, come recentemente dimostrato dal caso britannico legato ai fondi pensione.
La Fabi, primo sindacato dei bancari in Italia, in una recente analisi ha confermato che i tassi sono già sopra al 4 % e, dopo l'ultimo rialzo della Bce di 75 centesimi di punto, probabilmente sfonderanno la soglia del 5 % mettendo in grave difficoltà molte famiglie e giovani per cui diventerà ancora più difficile e costoso ottenere un mutuo per l'acquisto della prima casa.
L'indice Euribor a tre mesi, che è considerato il punto di riferimento per i mutui a tasso variabile, è passato dallo zero di metà luglio all'attuale 1,7%.
La priorità del nuovo esecutivo e del nostro Parlamento deve essere quella di disincentivare gli investimenti in titoli di stato e stimolare l'immissione in circolo di denaro fresco da destinare alle aziende ed alle nuove iniziative industriali ed adottare tutti gli strumenti normativi opportuni affinché non aumenti ancora la massa monetaria in mano ai privati, che già oggi è una delle più importanti nel mondo, che non deve essere erroneamente interpretata come una lodevole propensione al risparmio ma come una forma di egoistica mancanza di volontà di investire che non crea posti di lavoro ma anzi distrugge parte di quelli esistenti ,ferma restando la doverosa attenzione e prudenza.
Si tratta di un compito molto difficile che richiede il massimo supporto da parte di tutte le forze politiche in un contesto europeo poco disposto a venire incontro alle nostre necessità come confermato anche dall'esito dei recenti incontri della premier Giorgia Meloni con Roberta Metsola, Ursula von Der Leyen e Charles Michel che, pur in un clima di estrema formale cortesia e disponibilità al dialogo, nella sostanza hanno ribadito che l'Italia deve mantenere tutti gli impegni presi in termini di riduzione del debito pubblico e di deficit senza apportare scostamenti di bilancio, di attuazione senza modifiche del Pnrr ed inmerito alle politiche dell'energia e della gestione dei migranti.
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