Libia: raggiunto un accordo per il cessate il fuoco
Da Italia, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti un appello al rispetto della tregua
La missione delle Nazioni Unite in Libia ha annunciato che a Tripoli, in Libia, è stato raggiunto un accordo per il cessate il fuoco.
L’accordo mira a “porre fine a tutte le ostilità, proteggere i civili, salvaguardare la proprietà pubblica e privata”, ed è stato firmato dai rappresentanti del Giverno di Accordo Nazionale, da comandanti militari, apparati di sicurezza e gruppi armati presenti a Tripoli e dintorni.
In seguito agli scontri avvenuti nei giorni scorsi, numerosi blocchi stradali impediscono il transito delle ambulanze e l’accesso alle cure mediche.
Fonti Onu riferiscono che, fra l’altro, è stata colpita anche una struttura per migranti. Secondo i rapporti delle Nazioni Unite, circa 8.000 migranti sono detenuti arbitrariamente nei centri di detenzione nelle aree dei combattimenti, senza accesso a cibo o cure mediche.
Italia, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti, in una nota congiunta hanno rivolto un appello al rispetto del cessate il fuoco: «I governi di Francia, Italia, Regno Unito e Stati Uniti salutano il risultato della mediazione raggiunto oggi dalla missione di supporto dell’Onu mirata a una de-escalation delle violenze a Tripoli e nei dintorni, e ad assicurare la protezione dei civili». «Ribadiamo il nostro forte sostegno al rappresentante speciale del Segretario generale in Libia, Ghassan Salame’ - aggiunge la nota congiunta - nel suo sforzo per realizzare una immediata e duratura cessazione delle ostilità nella capitale libica, passo decisivo per portare avanti il processo politico in accordo con il Piano di azione delle Nazioni Unite».
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