Anno scolastico e green pass obbligatorio: il sì della Fidae
"Una norma di buon senso"
Mancano pochi giorni all'inizio dell'anno scolastico: segnali di speranza che si possa svolgere "in presenza" sono dati dalla campagna vaccinale in corso e dall'obbligatorietà del green pass per tutto il personale scolastico.
Il mancato rispetto di tale obbligatorietà è considerato assenza ingiustificata e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, implica la sospensione del rapporto di lavoro e dello stipendio.
Proprio alla vigilia di questa fondamentale ripartenza, si è svolto il Consiglio Nazionale della Fidae, Federazione Istituti di Attività Educative; dai lavori è emerso un Manifesto con alcune linee di lavoro per la scuola del futuro.
In un'intervista al Sir, la Presidente Fidae Virgina Kaladich ha manifestato il suo consenso circa l'obbligatorietà del green pass, definito "una norma di buon senso".
"Stiamo attendendo indicazioni dai ministeri dell’Istruzione e della Sanità e dal Garante della privacy che stanno mettendo a punto una piattaforma per il controllo digitale, ma intanto saranno i dirigenti scolastici a controllare i certificati, con l’aiuto del personale scolastico. Partendo con un po’ di anticipo credo eviteremo il rischio ingorghi".
Resta aperto in tutta Italia il fronte del trasporto pubblico, di cui si serve la maggior parte degli studenti. Qui il green pass non è stato reso obbligatorio, e per questo dalla Fidae arriva l'invito a lavorare per delinare modalità di accesso scaglionato agli istituti scolastici e per istituire controlli serrati sui bus.
L'auspicio dunque, alla vigilia della ripartenza, è quello di una scuola covid-free e della didattica in presenza per tutto l'anno.
Sir
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