Tavolo di lavoro sulla parità scolastica
Le Associazioni scolastiche hanno incontrato l’Assessore Cavo
Un tavolo di lavoro sulla “parità scolastica” si è riunito nella sede di Regione Liguria recentemente. Erano presenti l'assessore Ilaria Cavo, il suo staff, e le più importanti associazioni del mondo scolastico paritario ligure, stimato ufficialmente nell'anno 2020/ 2021 in 289 scuole e 18.877 alunni.
La volontà dell’Assessore e delle associazioni presenti con i loro responsabili regionali e alcuni esponenti nazionali - FIDAE, FISM, AGESC, FAES, FOE, FORAGS LIGURIA (rappresentato dal coordinatore regionale di AGESC) - è quella di ripetere in ambito regionale quanto il Ministero dell'Istruzione con decreto ha voluto, invitando a livello nazionali le citate associazioni con altre a partecipare ad un gruppo di lavoro con compiti di consulenza, proposta e supporto tecnico ,scientifico e metodologico all'area della partita scolastica.
Lo stesso ministro Bianchi ha nominato coordinatore del gruppo di lavoro il proprio capo Dipartimento Stefano Versari (già presidente Associazione Genitori Scuole Cattoliche - Agesc).
Insieme al tavolo sulla parità l’Assessore con grande sensibilità ha accolto la richiesta di un secondo tavolo su cyberbullismo e disabilità.
Ad introdurre l'incontro Padre Melis, presidente regionale Fidae e coordinatore del gruppo delle associazioni presenti.
"Un nuovo anno scolastico è iniziato – ha detto Padre Melis - portandosi dietro la voglia di ripartire in presenza, sui banchi di scuola, per condividere saperi e crescere come comunità educante. Se da un lato la pandemia ha evidenziato i limiti della scuola italiana, dall'altro ha spinto tante realtà scolastiche a “inventare” e promuovere nuove strade, nuovi percorsi per far fronte a una situazione imprevista. È il caso delle nostre scuole, che come tante altre, per fortuna, si sono rimboccate le maniche e hanno trasformato la “crisi” generata dal Covid in occasione e stimolo per migliorarsi. Tutti noi conveniamo che in questo delicato momento storico servono i fatti, più che le parole. Lo dobbiamo ai nostri alunni e ai loro genitori.
Ci sono alcuni passaggi che tutti noi riteniamo fondanti per il nostro impegno nella scuola, stimolati dalle parole di papa Francesco al Global Compact on Education il 15 ottobre scorso: “È tempo di sottoscrivere un patto educativo globale per e con le giovani generazioni, che impegni le famiglie, le comunità, le scuole e le università, le istituzioni, le religioni, i governanti, l'umanità intera, nel formare persone mature".
Le parti hanno cercato di trovarsi in sintonia affermando che il camminare insieme in modo sinodale è la sola via per vincere le battaglie del nostro tempo: pandemia in primis.
I rappresentanti delle associazioni presenti hanno quindi ringraziato pubblicamente l'Assessore e la giunta tutta per la scelta di aver avviato la procedura per la revisione e il rinnovo condiviso con tutte le parti del Piano sociale integrato regionale (Psir) fermo dal 2013. L’attenzione dell'Amministrazione per le nostre scuole è stata confermata dalla erogazione dei Voucher Nido, la condivisione nell'attuazione del documento Gallinotti dove sono state adottate le linee guida sul rapporto tra pubbliche amministrazioni ed enti del Terzo settore, gli stanziamenti per il buono per i centri estivi, i buoni scuola e voucher dati ai genitori dell'infanzia. L’ultima parte del confronto ha riguardato il tema dell’uso dei Fondi sociali europei e la rivisitazione del Bonus scuola / Famiglia fascia 0-6 e fascia 6-18 anni. Su quest’ultimo punto Padre Andrea Melis ha informato che da tempo le associazioni presenti lavorano con una propria commissione per portare, a breve, all'attenzione dell’Assessore e a quella del Presidente della Regione Liguria, Dott. Giovanni Toti, una proposta di legge che comprenda per i genitori il “BUONO SCUOLA”, così come già previsto in molte regioni italiane al fine di promuovere una maggiore libertà nella scelta educativa, meno condizionata dalle possibilità economiche delle famiglie, che di fatto, spesso, possono precludere tale opzione , rendendo meno “ paritaria” la scuola paritaria.
Chissà che quello realizzato non sia il primo passo di un percorso che veda proprio la Liguria regione virtuosa e apripista sul riconoscimento reale della parità scolastica: è la speranza dei genitori dei 18.877 alunni!
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