"Gli stati europei collaborino nella lotta al terrorismo"
Nel 74° anniversario della battaglia di Culquaber e nel ricordo dell’uccisione del Maresciallo Vittorio Battaglini e del carabiniere Mario Tosa, l’arma dei Carabinieri ha celebrato la Virgo Fidelis, sua patrona, con una S. Messa presieduta dal Card. Bagnasco nella chiesa della SS. Annunziata di Sturla, lo scorso giovedì 19 novembre.
Erano presenti molte autorità civili, e i familiari dei caduti dell’Arma. Nell’occasione è stata anche celebrata la “giornata dell’orfano”, un momento di vicinanza alle vedove e ai figli dei carabinieri caduti in servizio.
“La festa della Madonna venerata sotto il titolo di Virgo Fidelis è cara all’Arma dei Carabinieri” – ha detto l’Arcivescovo nell’omelia. “La simpatia, l’attenzione e il senso di sicurezza che la vostra presenza diffonde è ben nota a tutti, ed è una ricchezza del nostro paese. In questo momento storico in cui i timori possono essere più acuti, voi costituite una presenza rassicurante.
La vostra patrona richiama il popolo di Dio a questa bella immagine della Vergine fedele. La fedeltà oggi sembra diventata merce rara, poiché la cultura presente non promuove questo valore fondamentale”, benché il cuore dell’uomo sia attratto da ciò che è affidabile e fedele. “L’uomo ha bisogno di poter contare su una presenza fedele e sicura, per vivere con più fiducia nel mondo”.
Nella storia anche recente – ha continuato l’Arcivescovo – quando l’uomo fa esperienza della fedeltà ai propri doveri, alla parola data, ai superiori, agli affetti, alle amicizie, si avvicina a Dio presente nel mondo. Essere fedeli, ha concluso il Cardi. Bagnasco, significa esserci sempre anche a dispetto del variare delle situazioni contingenti. “Cari amici, noi che siamo qui riuniti in questa chiesa crediamo nella fedeltà, la conosciamo, e desideriamo esserne protagonisti essendone servitori”.
A margine della celebrazione l’Arcivescovo ha commentato i recenti attentati a Parigi: “Nessuno può escludere a priori di essere attenzionato da queste attività brutali, ma finalmente – ha detto – si inizia a parlare dei Paesi che sovvenzionano e hanno rapporti commerciali con il terrorismo”.
Circa il fenomeno dei foreign fighters, il Card. Bagnasco ha individuato nella mancanza di valori dell’Occidente il vuoto di ideali e di cultura che sta alla base delle azioni dei terroristi.