Genova e Liguria
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Distretto industriale del Porto, importante area da valorizzare

In una giornata di studio si è parlato del depauperamento del settore industriale 

Distretto industriale del Porto, importante area da valorizzare

Il "Distretto Industriale del Porto di Genova", situato nella zona orientale dell'area portuale, in spazi ristretti delimitati dal molo vecchio a ponente e la marina della Fiera a levante, è una zona del nostro porto dove incidono importanti realtà dell’industria navale, attività storiche di grande rilevanza per il tessuto produttivo cittadino. Una realtà forse meno conosciuta rispetto alla totalità del porto, ma da sempre all'attenzione della Chiesa Genovese tanto che il Cardinal Bagnasco, nel 2012, ha visitato tutto il distretto per rendersi direttamente conto della rilevanza industriale delle aziende che vi operano e portare l'espressione della Sua solidarietà e del Suo interessamento agli imprenditori e alle maestranze.

La giornata di studio sul Distretto delle Riparazioni Navali del 25 novembre, è stata organizzata dall'Assessorato allo Sviluppo della Regione Liguria, da Confindustria Genova nell'ambito degli eventi di Genova "Capitale della Cultura d'Impresa 2019" con gli auspici della Chiesa genovese, ben lieta e onorata di offrire ospitalità nella Sala Quadrivium. Il Cardinale Arcivescovo ha voluto dare inizio ai lavori per testimoniare il suo vivo apprezzamento verso l'iniziativa ed rinnovare la sua vicinanza alle aziende e ai lavoratori del settore. Il dolore collettivo seguito al crollo del Morandi, ha detto il Cardinale, ha fatto riscoprire alla Città il senso di comunità e con esso la volontà e disponibilità a partecipare a programmi comuni, superando le barriere di competizione proprie delle relazioni umane ed economiche. Ogni organizzazione ha dei legittimi obiettivi da perseguire, ma essi non devono essere di ostacolo per iniziative essenziali per la città: il lavoro deve venire prima di tutto. Lo spirito di coesione, un dono che il Ponte Morandi ci consegna, va preservato e alimentato per giungere al bene generale che, come ricaduta, porta con se anche il bene particolare. Questa giornata di studio, conclude il Cardinale, nasce dalla logica del fare insieme, del partecipare, mettendo in sinergia pubblico e privato nel rispetto reciproco e nel vantaggio comune. Genova non è solo il Porto, è vero, anche se nel Porto la città trova la sua identità, affonda la sua storia, ma non può vivere di passato e per guardare fieramente al futuro deve creare opportunità di crescita e rinnovamento per competere nel Mediterraneo e nel mondo. Non agire adesso vorrebbe dire arretrare.

Ormai si può parlare di debolezza del settore industriale genovese che si attesta sul 18% del totale dell'attività produttiva, mentre una percentuale accettabile sarebbe almeno il 30%. Questa crisi si traduce in un progressivo depauperamento del patrimonio professionale dei lavoratori navalmeccanici e porta alla dispersione di preziose competenze di cui la nostra Città è stata particolarmente ricca, come testimonia la mostra "Le arti e mestieri delle riparazioni navali" presso il museo in Varco Quadrio, proposta come momento finale dell'evento. Troviamo dai carpentieri in ferro ai meccanici, elettricisti e saldatori, tubisti, ma anche esperti elettronici, ingegneri e architetti, marinai e ponteggiatori, tutta una gamma di attività manuali e tecnologiche di alta specializzazione. E' quindi del tutto giustificata l'attenzione di Istituzioni, Università, Sindacato e aziende al Distretto delle Riparazioni Navali che, da solo, impegna circa 1800 lavoratori diretti da aggiungere ai 1000 lavoratori dell'indotto. Le medie e piccole imprese che vi hanno sede sono circa una ottantina.

Le prospettive di sviluppo del business delle Riparazioni Navali sono ottime, la professionalità genovese riscuote ampio riconoscimento. Proprio le prospettive di business e le competenze dei lavoratori hanno spinto Fincantieri S.p.A. ad entrare come socio, seppure di minoranza, in Genova Industrie Navali (GIN), holding costituita da due storici cantieri genovesi: T. Mariotti e San Giorgio del Porto, con il gruppo Negri. Viste le premesse del mercato e le competenze che Genova è in grado di offrire, l'interesse della Chiesa genovese e delle Istituzioni verso questo settore non può che essere elevato perché parliamo di lavoro, di lavoro di qualità che diventa questione di massima e cruciale urgenza per Genova e per il Paese.

* Vicario Episcopale per il Mondo del Lavoro

Fonte: Il Cittadino
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