Genova e Liguria
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Agenzia per la famiglia: servizio informativo e sociale per i cittadini

La responsabile Simonetta Saveri illustra il lavoro svolto, i progetti per il futuro, e le difficoltà di questo anno 

Agenzia per la famiglia: servizio informativo e sociale per i cittadini

L’Agenzia per la famiglia del Comune di Genova è nata con l’attuale amministrazione per promuovere il ruolo culturale, sociale, educativo ed economico della famiglia.
A margine della presentazione dell’ultima iniziativa “Amici di studio”, avvenuta nei giorni scorsi, abbiamo incontrato Simonetta Saveri, Responsabile dell’Agenzia, per scoprire quali servizi vengono offerti alle famiglie genovesi e come si sta svolgendo il lavoro dopo un anno di pandemia.

Nel corso di questo ultimo anno, così pesantemente segnato dalla pandemia e dalle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria, l’Agenzia per la Famiglia ha svolto un ruolo di primo piano nell’offerta dei servizi ai Cittadini. Dal sostegno e ascolto degli anziani attivato nei primi mesi del lockdown, alla lettura delle fiabe al telefono, fino alla consegna del baby kit per i nuovi nati del 2021.
Come avete portato avanti le vostre attività e quali riscontri avete avuto?
Con l’inizio della pandemia abbiamo dovuto riformulare le nostre attività, come è successo a tutti.
Volevamo renderci utili, fare qualcosa per alleviare la sofferenza e la solitudine.
E così è nato il numero verde di ascolto anziani - oggi utilizzato anche per le favole al telefono - che è riuscito a tenere compagnia a tante persone e che è stato anche uno strumento di comunicazione importante.
All’epoca c’era tanto disorientamento, tanta confusione e l’Agenzia ha svolto prevalentemente un lavoro di raccolta di informazioni sui servizi esistenti sul territorio per affrontare la pandemia.
È stato molto utile non solo per i cittadini ma anche per i servizi pubblici del territorio e le associazioni.
Anche per il ritiro dei Baby Kit per i nuovi nati abbiamo avuto la necessità di trovare una soluzione, dal momento che non era possibile l’afflusso del pubblico presso gli uffici dei Municipi.
La Protezione Civile che con grande generosità ha svolto questo servizio a domicilio per tante famiglie.

Ci illustra l’ultima iniziativa “Amici di Studio”? A chi si rivolge principalmente?
Amici di Studio è un progetto che nasce per prevenire la dispersione scolastica, in collaborazione con il Disfor Universita di Genova. Iniziamo proprio adesso con una fase sperimentale, da maggio a settembre, e con il coinvolgimento di una ventina di ragazzi di due scuole secondarie di primo grado, l’IC Sestri Est e l’IC Centro Storico.
Tutor universitari svolgeranno per questo primo gruppo di partecipanti un servizio di sostegno relazionale e di aiuto nello studio. Saranno come dei fratelli e sorelle maggiori che potranno diventare un utile punto di riferimento.
I giovani hanno vissuto e stanno vivendo un momento complicato e di grande solitudine. I “più grandi”, in questo modo, si prenderanno cura dei “più piccoli” e credo che questo aiuto tra ragazzi di diverse fasce di età sarà un arricchimento per tutti.
A settembre estenderemo il servizio ad altre scuole, anche secondarie di secondo grado.

Recentemente è stata pubblicata la Guida dell’Auto Mutuo Aiuto a Genova. Che ruolo sociale hanno questi gruppi e come operano sul territorio?
Come Agenzia per la famiglia da tempo siamo impegnati nella diffusione di questo metodo efficace e gratuito. Persone che vivono una stessa situazione di vita, ad esempio una dipendenza, un disagio, una malattia, un lutto o qualche problematica in famiglia, si riuniscono in piccoli gruppi per una condivisione senza giudizio. Sono nati anche gruppi nei quali si condivide l’esperienza della pandemia. Al centro di questo metodo ci sono in primo luogo le relazioni tra le persone: queste ultime sono spesso la formula per superare tanti momenti complicati della vita ma sono anche il fondamento, nella vita quotidiana, del nostro benessere. Ecco perché ripeto spesso che l’auto mutuo aiuto deve essere anche un metodo di prevenzione: la cura delle relazioni in famiglia e tra le famiglie, sempre.
Abbiamo raccolto i riferimenti di oltre 100 gruppi di auto mutuo aiuto presenti nel nostro territorio e questo elenco si può consultare nel sito internet del Comune di Genova alla pagina di Agenzia per la famiglia. È inoltre in corso di Pubblicazione una Guida sull’Auto Mutuo Aiuto per diffonderne meglio la conoscenza.

E’ nato da poco, grazie all’Agenzia, l’Informafamiglia, un punto di orientamento per tutte le famiglie genovesi. Ci può fare un primo bilancio di questa esperienza?
Ci siamo resi conto che spesso le famiglie non conoscono opportunità e servizi o comunque non riescono ad orientarsi tra tante e diverse fonti di informazione. Da questo bisogno nasce l’Informafamiglia: una Pagina internet, un contatto telefonico e uno sportello in presenza che raccoglie informazioni su scuola, servizi, risorse e opportunità che il territorio offre alle famiglie e sulle agevolazioni economiche a livello comunale, regionale e nazionale.

Nell’ambito della prima edizione degli Stati Generali dell’ Educazione è nata l’idea di realizzare nelle scuole attività che rimandino nei contenuti ad esperienze di educazione civica: da qui è nato il progetto “Educazione Civica &Scuole”, giunto alla terza edizione. Come si sta svolgendo questo percorso? Ci sono difficoltà legate alle restrizioni sanitarie?
Certamente anche questo progetto è stato riadattato nel periodo del lockdown, puntando più sulla teoria che sulla pratica. In questi mesi ci stanno arrivando tanti contributi dalle scuole che hanno aderito ai tre ambiti del progetto: socialità e solidarietà, rapporti intergenerazionali e gratitudine e rispetto degli anziani, cura dei beni comuni. Penso che avvicinare i bambini e i giovani al servizio agli altri sia altamente educativo. Uscire da se stessi per amare qualcuno dà senso alla nostra vita.

Avete in programma, se sarà possibile, una nuova edizione degli Stati Generali?
Certo! La quarta Edizione degli Stati Generali dell’Educazione è programmata per l’8 e il 9 ottobre 2021 a Palazzo Ducale.

Quali sono i frutti delle precedenti edizioni?
Abbiamo cercato di rimettere al centro del dibattito pubblico il tema dell’Educazione e la sua centralità. Dalla prima edizione è nato il Tavolo delle Autorità sul tema dell’Educazione e si è aperto un dialogo e un confronto continuo con tante realtà del territorio. Il frutto più bello credo sia proprio questa rete con cui collaboriamo e progettiamo.

E’ di pochi giorni fa la notizia che l’assegno unico per i figli slitterà a gennaio 2022.
Dal suo osservatorio quale è lo stato di salute delle famiglie genovesi dopo un anno di pandemia?
La crisi ha colpito il lavoro di tante persone e quindi le loro famiglie. Le richieste di aiuto economico sono sicuramente aumentate ma non dobbiamo sottovalutare anche il disagio relazionale, emotivo e psicologico che vivono soprattutto i più giovani e gli anziani.

Il prossimo 14 maggio Papa Francesco aprirà a Roma gli Stati generali della Natalità, organizzati dal Forum delle Associazioni Familiari. Vi prenderà parte anche il Presidente del Consiglio. All’ordine del giorno il preoccupante e costante calo demografico nel nostro Paese. Quali strumenti, anche economici, dovrebbero secondo lei essere messi in atto per incentivare la natalità nel nostro Paese?
È un bene che il Paese metta in atto politiche familiari ma è fondamentale ripartire con serie riforme che possano ridare fiducia ai giovani. Penso alla riforma di tutto il sistema educativo, dalla libertà di educazione a un’università che sappia valorizzare i talenti.
Penso anche a un Paese finalmente liberato da una burocrazia che schiaccia la voglia di fare e di mettersi in gioco anche dei giovani e che aumenta il rischio di corruzione.

Ci può fare un bilancio sintetico di questi anni di lavoro dell’Agenzia?
Agenzia per la famiglia è cresciuta in questi anni e ha realizzato tanti progetti grazie all’aiuto di una rete di collaboratori e professionisti che hanno a cuore la famiglia e il bene comune. Il bilancio è assolutamente positivo e pieno di gratitudine per tutto il lavoro svolto insieme.

Fonte: Il Cittadino
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