Museo diocesano: rinasce il Monumento Fieschi

L’aggravarsi della situazione pandemica ha comportato la nuova chiusura dei Musei e di altri Enti e luoghi della cultura: anche il Museo Diocesano di Genova osserverà questa prescrizione di legge, così come è accaduto durante la scorsa primavera.
E similmente possiamo dire che, anche in quest’occasione, si tratta di una chiusura “apparente”, e “temporanea”: il Museo Diocesano sarà infatti in contatto con il suo pubblico tramite gli strumenti a disposizione, in particolare il sito internet (www.museodiocesanogenova.it) e i social (Facebook, Instagram museo_diocesano_genova e Twitter @museodiocge), con cui siamo attivi sulla scena culturale cittadina.
In questo periodo, peraltro, mentre ci avviciniamo allo scoccare dei primi vent’anni di attività (2000-2020) stiamo lavorando ad un progetto di particolare prestigio e importanza che desidero anticipare e presentare in questa occasione.
“Rinasce un capolavoro. Il monumento Fieschi al Museo Diocesano” è infatti un progetto di riscoperta dell’arte trecentesca e di valorizzazione della casata Fieschi, una delle protagoniste nella storia della città; l’iniziativa promossa dall'Arcidiocesi di Genova è stata supportata come maggior contributore dalla Compagnia San Paolo e si avvale della competenza dell’arch. Giovanni Tortelli (Studio Tortelli Frassoni di Brescia) e del supporto scientifico di Clario Di Fabio, uno tra i più importanti studiosi del medioevo genovese e in particolare del Monumento Fieschi, affiancati da un comitato di studiosi e dall’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Genova.

Il monumento era stato allestito temporaneamente al Museo Diocesano subito dopo i lavori di restauro dell’edificio, all’inizio degli anni Novanta del secolo scorso e per circa vent’anni è stato così presentato all’interno della sala al piano interrato del Museo Diocesano che dallo stesso monumento ha preso il nome. I frammenti scultorei, di grande e raffinata qualità esecutiva, hanno sempre suscitato grande interesse negli studiosi che negli ultimi anni, più volte si sono dedicati a indagarne la storia, con la speranza di riuscire a comprenderne la struttura originale.
L’assenza di documenti specifici, le articolate vicissitudini dei suoi diversi smontaggi e delle sue “ricostruzioni” e adattamenti all’interno della Cattedrale, hanno causato anche la dispersione di frammenti marmorei, parte dei quali sono stati ritrovati in collezioni museali straniere o sono entrati a far parte di proprietà privata.

Il progetto del Museo è quello di restituire a questo importante complesso scultoreo la centralità e l’imponenza originarie, non certo attraverso una ricostruzione archeologica ma con l’intenzione di riproporne il prestigio all’interno di un allestimento museale.

Non voglio svelare troppo di questo progetto: sarà illustrato e spiegato con dovizia di particolari durante la conferenza di inizio lavori che si terrà il prossimo venerdì 20 novembre alle ore 15.30, alla presenza dell’Arcivescovo di Genova Mons. Marco Tasca e trasmessa in streaming attraverso la pagina Facebook del Museo o la pagina Youtube del Cittadino. Quindi…segnatevi la data e ..seguiteci!

Conservatore
Museo Diocesano

Appuntamento on line venerdì 20 novembre alle ore 15.30 per la presentazione del progetto sul canale youtube de Il Cittadino (wwww.youtube.com/ilcittadinotv) e sulla pagina facebook Museo Diocesano Di Genova.