Catechesi nell'arte. Le Madonnette del Centro Storico
Maria, Regina di Genova, rappresentata in tante edicole in città
Il Centro Storico è disseminato di edicole chiamate “Madonnette”; l’esistenza di questi piccoli capolavori sparsi per le vie della nostra città testimonia il diffondersi del culto mariano. Le “Madonette” dovevano proteggere la bottega artigiana, la corporazione, o il quartiere. Dal punto di vista urbanistico, questi elementi figurativi hanno assunto una connotazione così forte da cambiare la denominazione della via o della piazza in quello dell’edicola (si veda vico della Madonna). Ne è un esempio vico del Rosario che ha tratto la sua denominazione dalla Madonna del Rosario che si trova all’interno di un’edicola lì collocata.
La devozione alla Vergine a Genova e in Liguria fu da sempre molto diffusa e già a partire dal XVI secolo, tanto da diventare protettrice civica per eccellenza, ma il legame con la Madonna ebbe un suo riconoscimento ufficiale con la proclamazione della Madonna come Regina di Genova avvenuta il 25 marzo 1637 nella Cattedrale di San Lorenzo.
Da un punto di vista iconografico, l’evento fu un momento molto importante e portò all’elaborazione di immagini devozionali. Anche la Zecca provvide a realizzare nuove monete con l’effige della Madonna Regina di Genova che andò a sostituire quella più antica del Castello. Anche per le edicole i modelli iconografici al quale ispirarsi furono le opere pittoriche scultoree realizzate in onore della Madonna Regina di Genova: come il dipinto realizzato da Domenico Fiasella e le opere scultore dell’Orsolino e poi più tardi di Francesco Maria Schiaffino (“Madonna Regina di Genova” della Cappella del Doge in Palazzo Ducale del 1740).
Nell’edicola che troviamo all’interno di Palazzo Rosso, la Madonna come Regina è rappresentata in trono con il bambino in braccio. La statua è contenuta in un tabernacolo marmoreo decorato con frutta e quadrifogli. Sulla cornice della base dell’edicola, sorretta da un cherubino alato è presente la scritta Virgo Virginum Mater Dei ora pro nobis. La bellissima edicola che si trova tra vico Casana e via D. Chiossone è stata restaurata nel 2003. Evidenzia un ricco repertorio di elementi decorativi tipici della scultura barocca genovese del XVIII secolo. Spesso è stata identificata come Madonna della città, gli studi hanno poi provato che si tratta di un’immagine antecedente la proclamazione della Madonna Regina di Genova. L’iscrizione scolpita alla base marmorea – Sub Tuum Presidio - evidenzia un legame e un affidamento alla Vergine già molto prima di questo evento. Le corone che la Vergine e il Bambino portano sul capo sono state realizzate nel XIX secolo. Un’altra immagine della Madonna della città o Regina di Genova la troviamo nell’edicola del Palazzo Millo nell’area del Porto Antico. Questa edicola era definita “Madonna dei Camalli”: entro una semplice tasca di legno, sorretta da una mensola in marmi policromi, un bassorilievo in marmo bianco rappresenta la Madonna della città, con scettro e corona, con ai lati San Giovanni Battista e Sant’Erasmo protettore dei naviganti e dei pescatori. Un’altra grande immagine della Madonna Regina di Genova si trova in via di Pré, nella nicchia sotto il muraglione di Palazzo Reale: essa è attribuita alla bottega dell’Orsolino. Questa, per dimensioni ed importanza, poderosa edicola della “Protettrice della città” venne collocata sulla Porta di Ponte Spinola nel 1745 per sorvegliare i traffici marittimi. La Madonna Regina è rappresentata seduta con in braccio il Bambino. Nel 1840, per volontà del re Carlo Alberto, venne trasferita in una nicchia ricavata, in corrispondenza di piazza dello Statuto, sotto il muro di confine di Palazzo Reale. Infine non si può non ricordare la Madonna che sovrasta la Piazza dei Cappuccini davanti alla Chiesa dove prestò le sue buone opere Fra Francesco da Camporosso conosciuto Padre Santo. La statua è opera dello scultore Tomaso Orsolino e risale anch’essa al XVII secolo. Si trovava nei pressi di Porta Reale e venne trasferita in questo spiazzo antistante la chiesa dei Cappuccini, meglio nota ora come “Madonna della SS. Concezione”.
Ilaria Brigati
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento