19-21 aprile, a Genova arriva il Festival Biblico!
Sandra Gotelli: un'occasione per guardare alla realtà con un punto di vista diverso
Dal 19 al 21 aprile prossimo Genova ospita per la prima volta il Festival Biblico, una manifestazione promossa dalla Diocesi di Vicenza con la Società San Paolo con l’intento di proporre il contenuto delle Sacre Scritture declinandolo con lo stile tipico di un Festival. Genova ospita questa manifestazione proprio nel suo ventesimo compleanno. Il programma degli eventi è quasi pronto e nelle prossime settimane Il Cittadino ne darà ampia diffusione.
Per sapere qualcosa di più abbiamo incontrato Sandra Gotelli, che dall’8 gennaio è Direttrice delle Librerie San Paolo.
Quest’anno Genova ospita per la prima volta il Festival Biblico, una manifestazione che ha ormai raggiunto il suo ventesimo anno di vita. Nel corso di questo cammino, altre Diocesi hanno aderito a questa iniziativa e quest’anno il Festival arriva anche a Genova, dal 19 al 21 aprile. Sappiamo che il tema scelto per questa edizione è “Agape 1Gv, 4, 7-21”. Che cosa ci può anticipare?
Il Festival Biblico è un progetto culturale maturo, la cui storia ha preso avvio grazie alla volontà degli attuali enti promotori - tra cui proprio la Società San Paolo - per rileggere la contemporaneità e l’attualità nei suoi fatti principali anche alla luce della Bibbia, intesa come codice culturale e senza alcuna finalità confessionale. Del resto diversi pensatori non credenti hanno sempre insistito sull’importanza della Bibbia per la nostra cultura. Il tema scelto quest'anno è l’agàpe, ossia l’amore che si traduce in cultura, solidarietà, visione del mondo, prospettive, radici storiche. Posso anticipare che con l'Arcivescovo e il Sindaco di Genova presenteremo la "Bibbia Scrutate le scritture", la grande opera dell'Editore San Paolo voluta da Papa Francesco per rendere accessibile il testo sacro a tutti. Organizzeremo una rigorosa esegesi della prima lettera di Giovanni con i migliori biblisti a livello nazionale, senza dimenticare un approfondimento sulla figura di una grande genovese, Caterina Fieschi Adorno, una vera santa sociale: grazie a lei abbiamo oggi l'ospedale di San Martino. Mi piace ricordare la bella collaborazione con il Monastero di San Prospero di Camogli: concluderemo lì la rassegna con una tavola rotonda sulla Regola di San Benedetto, quale primo modello culturale di vita comune in Europa.
L’arrivo del Festival a Genova si pone a conclusione degli eventi legati a Genova Capitale del Libro e nel 70° compleanno della Libreria San Paolo. Un traguardo prestigioso per il punto vendita, che in questi anni è diventato un vero e proprio punto di riferimento non solo dal punto di vista…
Sono assolutamente d’accordo: questa fortunata coincidenza di celebrazioni ci rende felici, sia per la nostra realtà che si è insediata a Genova nel 1945 all’indomani della fine della guerra, sia per la città che ha sempre saputo ritrovarsi e al tempo stesso essere aperta, come il luogo cosmopolita che è da secoli, all’incontro, al confronto e alla curiosità che solo un buon libro riesce a stimolare.
A Genova la Libreria San Paolo ha a disposizione la chiesa dei Santi Cosma e Damiano per la presentazione di libri, incontri con gli autori, rassegna. Uno spazio solitamente chiuso al pubblico che in queste occasioni, grazie al Centro Culturale San Paolo, offre occasioni culturali importanti in una cornice antica e magnifica. Questo è solo uno dei tanti esempi di come il Gruppo Editoriale San Paolo sia presidio di cultura e informazione per i territori…
La grande opportunità di accogliere le nostre presentazioni (non solo dei libri San Paolo) ci è stata data grazie alla collaborazione tra la Diocesi di Genova, che non smetteremo mai di ringraziare, e il nostro Team di Libreria, Luca, Sele, Luciano, Marco, Federico ed Emmanuel: la stessa libreria, grazie alla sua posizione centrale, è ogni giorno un crocevia di incontri. Le iniziative che ospitiamo in quel meraviglioso scrigno che è la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano diventano occasioni per visitarla, a maggior ragione in questo 2024, anno dedicato a Genova nel Medioevo.
Quale è il suo punto di vista sull’editoria oggi? Se da un lato la crisi si fa sentire in maniera innegabile, è pur vero che c’è anche forte il desiderio di cultura, di approfondimento e di informazione di qualità, e in questo i periodici San Paolo raggiungono un target variegato che si dimostra sempre affezionato…
Diciamo che sono moderatamente positiva, dico moderatamente perché sono genovese dunque prudente nell’anima. A parte le battute devo dire che il 2023 è stato un anno positivo per la nostra catena di librerie, in particolare per la categoria libri, infatti ha visto un segno positivo in tutti i punti vendita. Inoltre leggendo ricerche e trend che sono apparsi recentemente sui consumi librari in altri Paesi, si sta notando una rinnovata attenzione al libro e al libro cartaceo. In Gran Bretagna, per esempio, è boom di vendite di libri soprattutto tra i trentenni: l’80% dei titoli da loro acquistati sono di carta, secondo le cifre raccolte da BookData. Cosa leggono? Un po’ di tutto. Un trend altrettanto interessante è la rinascita del book club da parte dei millenials e generazione z che hanno riscoperto queste occasioni di incontro per parlare di libri.
Attraverso le pagine de Il Cittadino, vuole fare un invito alla partecipazione al Festival Biblico?
Vorrei invitare i credenti e non a partecipare agli incontri. I primi possono ritrovare le pagine che conoscono magari con degli sguardi nuovi e imprevisti, i secondi perché il “Libro dei libri” ha sempre qualcosa da dire sul nuovo quotidiano e su quanto accade nella nostra società per chi ha voglia di un punto di vista diverso.
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