Vigilia della solennità della Guardia - Mons. Anselmi: "Da qui la Madonna ci custodisce"
Tanti i fedeli presenti nella celebrazione della Vigilia sul Figogna
Una fitta nebbia, con una leggera pioggia hanno accolto i pellegrini in cima la monte Figogna la sera di venerdì 28 agosto alla vigilia della festa della Madonna della Guardia. Già annullato il tradizionale pellegrinaggio dalle acqui minerali, anche l’ora di contemplazione e rosario guidato dal vescovo ausiliare Mons. Anselmi si è svolto dentro il santuario e non sul piazzale come da programma: questo non ha impedito a tanti di essere presenti, tra cui un piccolo gruppetto di giovani salito a piedi. Il santuario è andato sempre più riempiendosi fino alle 21 quando è iniziata la celebrazione eucaristica della vigilia presieduta dal vescovo ausiliare con a fianco alcuni sacerdoti della diocesi.
“La Madonna qui è in un posto di guardia, da qui ci guarda e ci custodisce” con queste parole, incentrate sul titolo con il quale viene venerata la Madonna sul monte Figogna, è iniziata l’omelia di mons. Anselmi. E facendo un paragone militaresco, ha spiegato la similitudine con la figura della sentinella che si assicura che la caserma sia un luogo sicuro, e la Madonna fa la guardia di ciascuno rendendo la vita sicura: “tutti abbiamo nel cuore una o più occasioni in cui ci ha salvato quando la nostra vita è stata in pericolo ma il suo essere guardia ha certamente inciso in molte più occasioni, in cui lei ci ha salvati senza che noi ce ne accorgessimo. Prendo spunto dall’episodio delle nozze di Cana e mi domando se gli sposi si fossero accorti dell’intervento di Maria.”
Il secondo aspetto su cui si è soffermato il vescovo ausiliare è il legame tra Maria e la Chiesa, entrambe le identifica come guardie, e soffermandosi sulla Chiesa e quindi tutta la comunità cristiana ha invitato a riconoscere la bellezza della celebrazione domenicale, quando tutti dopo una settimana vissuta al lavoro, nello studio vivendo alcune battaglie, ci si ritrova insieme a messa, e si ritorna ad una casa sicura.
“Ma da chi ci fa la guardia la madonna? Da chi ci difende? Chi può ferirmi?” questo l’ultimo spunto di riflessione “Ci difende dal diavolo, che agisce attraverso modalità che conosciamo e che sono ben descritte nei primi capitoli della genesi, e fa leva sul nostro protagonismo, sul nostro pensare di essere al centro del mondo e tutto questo porta alla solitudine indebolendoci” e ha concluso ricordando come la presenza della Madonna della Guardia che veglia e ci custodisce, aiuta a non sentirci soli.
La celebrazione serale si è poi conclusa con il saluto del rettore mons. Granara e la recita della compieta all’interno del santuario prima di ritornare a valle ognuno a casa propria sotto lo sguardo vigile della Guardia.
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