«Sentiamoci appassionati alla missione»

Il colpo d'occhio della navata centrale di San Lorenzo tutta bianca è un rito che ritorna anno dopo anno in occasione della celebrazione della S. Messa crismale che raccoglie dentro i colonnati di San lorenzo i tanti sacerdoti e religiosi presbiteri della diocesi che concelebrano con l'Arcivescovo. Il camice e la stola bianca indossati da ciascun sacerdote rimarca la festa di questo momento in cui si fa memoria dell'ordinazione e vengono consacrati gli olii necessari per i sacramenti. La celebrazione presieduta dall'Arcivescovo ha visto la presenza del card. Bagnasco, di mons. Martino Canessa, vescovo emerito di Tortona e di mons. Ettore Balestrero, nunzio apostolico in Congo. 

L'Arcivescovo ha introdotto l'omelia ringraziando tutti «per tutto il bene che fate nelle nostre comunità, grazie per la dedizione e il servizio che spesso mi sorprende e mi commuove, grazie per i valori evangelici di tante vite sacerdotali, nascoste, umili» proseguendo poi sull'esperienza dell'ascolto che tutti sono chiamati a svolgere ma in particolare ha voluto soffermarsi su quella che secondo lui risulta essere oggi una domanda o meglio «un desiderio di comunione, una sete di comunità, una domanda di partecipazione. Questo mi ha colpito questo!». Davanti a questo desiderio mons. Tasca ha quindi rivolto ai presenti l'invito a domandarsi se «sentiamo una rinnovata chiamata del Signore ad andare avanti insieme? Andare avanti insieme, ministri ordinati, religiosi, religiose, laici? Andare avanti insieme nell'assunzione di corresponsabilità al servizio della comunità Cristiana?»

Con le parole dei papi Benedetto XVI e Francesco ha voluto sottolineare due ulteriori aspetti: la corresponsabilità che porta il popolo ad essere unito dalla missione e la condivisione tra sacerdoti e laici nella vita comunitaria. 

A conclusione della celebrazione, prima della benedizione l'Arcivescovo ha spiegato che quest'anno nelle ampolle una parte di olio consacrato proveniva dall'orto "Giardino Quarto Savona Quindici", realizzato a Capaci dove avvenne l'attentato al magistrato Giovanni Falcone, e che è stato donato all'arcidiocesi dalla polizia di stato in occasione della S. Messa pasquale interforze.