Per un’estate in sicurezza con il cuore oltre l’ostacolo
Lettera dell'Arcivescovo ai genitori, ragazzi, giovani, educatori, animatori, capi scout
Cari genitori, ragazzi, giovani, cari educatori, animatori, capi scout
Con questo messaggio desidero raggiungervi mentre siamo alle porte dell’estate, stagione dell’anno propizia per il riposo e per lo svago. Il tempo della vacanza può diventare un momento utile per fermarsi e riorganizzare la propria vita, anche di fede, riconsiderare il valore dello stare in famiglia e con gli amici, recuperando relazioni e affetti.
Ogni tempo, anche quello della vacanza e del riposo, è un tempo di grazia.
Per chi frequenta le parrocchie e il mondo dell’associazionismo, l’estate è anche sinonimo di campi, grest, centri estivi…
Con l’avvento del covid, lo scorso anno, abbiamo tutti vissuto un momento storico pesante, una situazione imprevedibile, drammatica, che ha reso impraticabili anche le forme consuete della proposta educativa della comunità cristiana.
Durante il cosiddetto lockdown, imposto per limitare il contagio da coronavirus, abbiamo sofferto la mancanza delle relazioni sociali e le limitazioni nel muoverci liberamente.
Ora, pur con tutta la prudenza e le precauzioni necessarie, possiamo gradualmente riappropriarci della vita quotidiana e, soprattutto, gustare il dono dell’incontrare gli amici e condividere con loro momenti di distensione e di svago.
La pandemia – non illudiamoci! – purtroppo non è ancora finita.
Anche se si intravedono segnali incoraggianti con la diminuzione dei contagi, grazie anche alla campagna vaccinale in corso, e una ripresa della normalità della vita, non bisogna abbassare la guardia con comportamenti superficiali e sconsiderati che possono arrecare danno a noi stessi e a chi ci sta intorno, specie ai più anziani e ai più fragili.
È giusto e doveroso che le parrocchie, i gruppi e i movimenti offrano proposte educative che consentano ai bambini, agli adolescenti e ai giovani di trascorrere i mesi dell’estate in un contesto sicuro, sereno e festoso. Laddove però non ci siano i presupposti (logistici o di altra natura) per garantire attività sicure, la raccomandazione è quella di usare il buon senso! Meglio non fare, anche se a malincuore, il campo piuttosto che mettere a rischio la salute di tutti!
Di cuore, ringrazio i volontari del Centro San Matteo, guidato da Mons. Nicolò Anselmi, Vescovo Ausiliare, che si sono spesi per realizzare il vademecum con le indicazioni da seguire per poter svolgere i campi estivi (https://www.chiesadigenova.it/campi-estivi-in-sicurezza-il-messaggio-dellarcivescovo-e-il-vademecum/), realizzato tenendo conto delle disposizioni governative nazionali e regionali.
Il vademecum non va interpretato come una noiosa lista di norme e di leggi a cui si deve sottostare, ma va visto come uno strumento utile e responsabile, necessario per poter svolgere le nostre attività in sicurezza.
Ai genitori e alle famiglie giunga il mio ‘grazie’ perché affidano i loro figli alle nostre realtà parrocchiali e associative, affinchè vivano, nei campi, un’esperienza di cammino di crescita personale di vita e di fede.
Agli educatori e ai capi va la mia personale riconoscenza, perché in questo delicato momento non si tirano indietro di fronte alle inevitabili difficoltà e con grande generosità e spirito di servizio davvero ‘gettano il cuore oltre l’ostacolo’.
Ai più piccoli, in particolare, va il mio pensiero, perché forse hanno sofferto più di tutti le conseguenze e i disagi che questa pandemia ha provocato.
Cari ragazzi, mi rivolgo direttamente a voi: quest’anno i tradizionali centri, i campi estivi e altre attività dovranno subire radicali modifiche organizzative. Vi invito ad accogliere con pazienza le indicazioni e le restrizioni a cui dovrete essere sottoposti. Pur nell’attenzione alle norme, non vi sarà impedito – ne sono certo - di divertirvi e di stare insieme.
Esorto tutti, infine, a riflettere su quella che può considerarsi la sfida dell’estate: fare del limite una risorsa; un’occasione di attenzione per gli altri, prima che per noi stessi; un grande momento di responsabilità collettiva. Dalla correttezza del nostro comportamento in questi mesi estivi dipenderà la qualità della nostra vita già dal prossimo autunno.
Vi affido a Maria Santissima e prego per tutti voi!
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