Oltre 1.000 partecipanti al primo incontro diocesano di formazione
Mons. Gero Marino: «La Chiesa sia rete di relazioni fraterne fondata sul Vangelo»
Oltre 1.000 iscritti nelle 7 sedi dislocate sul territorio della Diocesi di Genova per il primo dei 5 incontri formativi diocesani “Tutte le direzioni per il regno di Dio”, che lo scorso sabato 9 novembre ha visto come relatore Mons. Gero Marino, Vescovo di Savona Noli, sul tema “Un tempo, un luogo”.
In realtà la prima mattinata formativa comprende ben altro. La Diocesi di Genova infatti è al lavoro su questo progetto da molti mesi. Si tratta di una prima esperienza di formazione unitaria, ossia aperta a tutti: sacerdoti, religiosi e religiose, diaconi, ministri dell’eucaristia, docenti di religione, catechisti, fedeli laici, proprio tutti sono stati invitati a partecipare a questi 5 sabati formativi che accompagneranno tutto l’anno pastorale e che saranno terreno davvero comune per un cammino totalmente condiviso.
Per favorire la più ampia partecipazione possibile (queste “lezioni” sostituiscono gran parte dei percorsi formativi annuali proposti dalla Diocesi alle singole categorie), è stato messo in campo uno sforzo organizzativo molto importante, che ha portato a collegare fra loro, in modalità telematica, ben 7 luoghi in tutta la Diocesi, evitando a molti di convergere necessariamente verso il centro città e facilitando quindi la partecipazione di chi risiede agli estremi e nell’entroterra.
E così oltre alla Cattedrale, dove sono arrivate oltre 400 persone, è stato possibile seguire la relazione di don Gero anche nella Basilica delle Vigne, a San Gottardo, a Pra’, a Pontedecimo, a Recco e a Ronco Scrivia.
La logistica non è stata delle più semplici, poiché la mattinata formativa prevedeva anche l’allestimento di tavoli di lavoro per la conversazione nello Spirito fra i partecipanti.
In Cattedrale, negli spazi delle navate, sono stati fisicamente allestiti ben 45 tavoli, e così si è fatto anche nelle altre sedi, a seconda del numero dei partecipanti iscritti. L’Equipe diocesana del Sinodo, che si è occupata della preparazione degli incontri, ha predisposto tutti i materiali da usare per favorire il confronto e il dialogo nei tavoli, e ha individuato in questi mesi un numero significativo di “facilitatori”, uno per ogni tavolo, per aiutare tutti i partecipanti nel discernimento sulla relazione del Vescovo di Savona e sulla traccia proposta per la riflessione.
Oltre ai contributi dei 5 relatori che si alterneranno fino alla fine del percorso, alla base della formazione diocesana ci sono infatti la Lettera Pastorale dell’Arcivescovo, il cammino liturgico di quest’anno, il Vangelo di Luca e l’Esortazione apostolica Evangelii Gaudium di Papa Francesco.
Padre Marco Tasca, presente in Cattedrale e virtualmente in tutte le altre sedi, ha accolto tutti i partecipanti con un ringraziamento sincero per la partecipazione così numerosa e motivata. L’Arcivescovo ha sottolineato i due obiettivi che questo percorso diocesano si pone: annunciare il Vangelo nel mondo di oggi, con le sue positività e le tante sfide, e aumentare le relazioni fra le persone, così come Papa Francesco chiede sempre a tutti.
Se il tema dell’intervento di don Gero, “Un tempo, un luogo”, si presentava in apparenza un po’ difficile da comprendere, ha in realtà riportato all’essenziale, ossia alla dinamica dell’incontro e della relazione. Prendendo a spunto il brano evangelico che presenta l’incontro fra Gesù e Zaccheo, il Vescovo di Savona ha commentato in particolare l’espressione “oggi devo fermarmi a casa tua”: un tempo, l’oggi, e un luogo, la casa.
Un parallelo dunque con il contesto storico in cui la Chiesa è chiamata ad abitare, un contesto inevitabile di transizione e di cambiamento d’epoca, come ripete il Papa, che sancisce la fine di una società “normalmente cristiana” e che fa nascere “una società istituzionalmente non religiosa”.
Come evangelizzare oggi in un contesto così mutato? Come “abitare la transizione inventando una nuova tradizione?”, ha domandato don Gero.
Nella “post-cristianità” la parrocchia sembra apparire non più sufficiente. E allora è necessario andare ad abitare spazi nuovi, “anonimi”, dando vita ad una Chiesa che è una “rete di relazioni fraterne fondata sul Vangelo” (Card. Carlo Maria Martini). È anche questa la “fraternità di parrocchie” di cui si parla nella Lettera Pastorale dell’Arcivescovo. “Una fraternità - ha detto don Gero - non solo istituzionale, ma prima di tutto fra le persone”.
E il lavoro ai tavoli è stato improntato proprio alla fraternità, all’ascolto, alla condivisione fra persone che fra loro magari non si conoscevano, di età diverse, provenienti da tante realtà della Diocesi.
In continuità con lo stile ereditato dal Sinodo, le giornate diocesane di formazione proseguiranno secondo il calendario prestabilito.
Prossimo appuntamento sabato 25 gennaio. Per chi non è riuscito a iscriversi alla prima giornata formativa, l’incontro sarà replicato sabato 7 dicembre; per favorire il lavoro degli organizzatori è sempre necessario iscriversi attraverso il form predisposto su www.extragenovasinodale.it; la sede è ancora da definire.
La registrazione della prima giornata formativa sarà disponibile su www.ilcittadino.ge.it dopo il 7 dicembre.
Qui il video con la sintesi del primo incontro formativo.
Qui la gallery fotografica.
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