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La "Lampada della speranza" è arrivata nel Carcere di Marassi

Sarà consegnata anche alle case circondariali della Liguria

La "Lampada della speranza" è arrivata nel Carcere di Marassi

Questa mattina nella Casa Circondariale di Genova Marassi è arrivata la "Lampada della Speranza".

In occasione del Giubileo 2025, in ogni casa detentiva in Italia giungerà questa lampada ad olio, simbolo di luce e di speranza non solo per la popolazione carceraria ma anche per tutto il personale e i volontari che vi operano.

Nei giorni scorsi il Card. Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro e Vicario Generale per la Città del Vaticano, ha benedetto a Roma le "lampade della speranza", realizzate dai detenuti della Casa Circondariale di Salerno, e le ha consegnate ai delegati regionali dei cappellani delle carceri. In ogni regione d'Italia, nel corso del mese di gennaio, le lampade sono state portate in ogni istituto penitenziario. Per la Liguria era presente Don Giacomo Martino, Cappellano di Pontedecimo, delegato regionale e membro di diritto del  Consiglio Pastorale Nazionale dei Cappellani dell'Amministrazione Penitenziaria.

Mons. Gero Marino, Vescovo di Savona-Noli, ha presieduto, all'interno della Cappella, la cerimonia di consegna delle lampade ai Cappellani degli Istituti Penitenziari Liguri, affinchè la luce giunga in ogni carcere della regione.

Erano presenti don Paolo Gatti, Cappellano di Marassi, Don Giacomo Martino, Cappellano di Pontedecimo, Padre Piero Di Luca, Cappellano del Carcere di La Spezia, Don Alessandro Bertone, Cappellano a Sanremo.

Hanno partecipato anche la Direttrice Tullia Ardito e il Vice Direttore Mario Peraldo Gianolino. 

Con loro anche alcuni volontari che prestano servizio in carcere e un gruppo di detenuti.

«Da San Pietro - ha detto don Giacomo Martino - questa luce passa di mano in mano quale simbolo di speranza. La luce di Cristo è la luce di speranza per il carcere».

«Sono molto contento di essere qui oggi - ha detto Mons. Gero Marino, che nella Conferenza Episcopale Ligure è il Vescovo delegato per la carità - perché questo che stiamo vivendo è momento che dà speranza a me, a chi lavora qui, ai volontari e ai detenuti. È la luce che ci dà la speranza, nella consapevolezza che in fondo al tunnel c'è sempre la luce».

«Papa Francesco - ha detto ancora Mons. Gero - lega questo Anno Santo alla parola "ricominciare": il Giubileo ci dà la possibilità di riprendere in mano la nostra vita e ricominciare, anche dopo una caduta. Oggi tutti noi siamo chiamati a ritrovare la capacità di parlarci con parole di speranza, di bene, di verità e di carità». 

«In questo anno giubilare - ha concluso il Vescovo di Savona - auguro che in questo luogo si mettano sempre al primo posto le parole».

La consegna delle "Lampade della speranza" nelle carceri italiane si pone in continuità con l'attenzione espressa dal Pontefice per le persone detenute: «I detenuti, privi della libertà, sperimentano ogni giorno la durezza della reclusione, il vuoto affettivo, le restrizioni imposte e, non pochi casi, la mancanza di rispetto» (Spes non confundit).

Lo scorso 26 dicembre il Papa ha aperto una Porta Santa nel Carcere di Rebibbia, la prima volta in un penitenziario.

Fonte: Il Cittadino
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