"Missione Natale": lettera per i bambini a cura dell'Ufficio Catechistico
Anche i genitori sono chiamati a scoprire e a vivere con i figli il valore del tempo natalizio
"Missione... Natale", la lettera che è stata preparata per i bambini e i ragazzi del catechismo a cura dell’Ufficio Catechistico ha come indiretti protagonisti coloro che, nella storia di Gesù, sono stati i primi a riconoscere e manifestare Gesù, ossia a far riconoscere a tutti i popoli che quel Bambino è figlio di Dio, è Dio, i re Magi.
Tutto questo è narrato nello svilupparsi di una storia di tutti i giorni, mediante le parole e i gesti di due bambini, Pietro e Matteo, e l’intervento attento della mamma di Pietro, che spiega il racconto dei Magi con la sua semplicità quotidiana.
La lettera inizia con le parole di don Gianfranco, direttore dell’Ufficio Catechistico, che si rivolge direttamente ai genitori: infatti questo è uno spazio di dialogo e di incontro, un appuntamento annuale in cui ci si ferma un po’ a riflettere per risvegliare in ciascuno “la bellezza, la profondità e la verità della nostra fede.
Ed ecco l’invito di don Gianfranco, che parte dai Magi: è rivolto proprio ai genitori perché siano come questi Re sapienti, ricercatori della Bella Notizia da annunciare in famiglia e nella vita quotidiana. Dopo questo augurio iniziale si dipana la storia illustrata a fumetti, che prende le mosse da un pomeriggio di giochi e merenda di due bambini amici: Pietro e Matteo.
Matteo entrando nella casa di Pietro per passare alcune ore assieme si stupisce per il bel presepe che è stato preparato dal papà di Pietro con tutte le statuine della tradizione che rappresentano scene di vita quotidiana; tra queste ci sono anche i Re Magi che si fermano là dove indica la stella. Matteo guarda meravigliato e sorpreso: a casa sua non si è mai fatto il presepe perché i suoi genitori non frequentano la Chiesa. Interviene anche la mamma di Pietro che racconta la storia dei re dell’Oriente che affascina Matteo e lo incuriosisce: E’ stupito pure per quello che racconta l’amico sulla Messa della notte di Natale in cui si rivive, celebrandolo, l’evento che cambia la storia dell’umanità. Matteo è sempre più interessato al punto che, quando ritorna alla sua casa, entusiasta racconta alla mamma ciò che appreso in casa di Pietro ed esprime il desiderio di saperne di più su Gesù, di conoscerlo meglio e di andare anche alla messa di Natale. La mamma promette di parlarne con il papà e, alla fine, saranno ben felici di accontentare il figlio e così assieme si recheranno alla Messa della Notte Santa dove nella gioia si incontreranno con l’amico e la sua famiglia: Pietro dunque si è fatto missionario nella semplicità di un pomeriggio di gioco e amicizia.
Questa piccola storia ci fornisce la misura di cosa significhi essere missionari ed evangelizzatori. Appartiene a tutti, anche ai piccoli nella semplicità della loro fede. Ciascuno è portatore dell’annuncio, proprio come i Magi e in loro può identificarsi.
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