La Chiesa locale e l'accoglienza dei Migranti
La riflessione dell'Ufficio Migrantes sul tema dell'integrazione e dell'inserimento di nuclei e comunità prpvenienti da altri Paesi
Il tema dei Migranti mai come oggi è di attualità, a proposito e a sproposito, e non prescinde dalla nostra testimonianza e vita di comunità cristiana.
Il nostro tessuto ecclesiale sta diventando via via sempre più multietnico e ci pone pressanti domande su come far evolvere la nostra Pastorale e Catechesi Cattolica verso le presenze di nuclei o comunità, organizzate e non, provenienti da altri paesi.
Tale presenza si muove su un duplice binario: da un lato il mantenimento della propria identità di provenienza con una realtà comunitaria propria (così accadeva spesso con i nostri emigranti nei paesi di accoglienza nei secoli scorsi) che va però senz’altro collegata alla Chiesa locale, dall’altro con un graduale ma crescente inserimento nelle Parrocchie, soprattutto attraverso i Sacramenti dei più piccoli.
Anche dal punto di vista liturgico si realizza questo dualismo, sia Celebrazioni in lingua propria sia partecipazione alle Messe Parrocchiali ordinarie.
Di fronte a questa trasformazione del tessuto del nostro territorio, l’Ufficio Migrantes s’interroga su come sviluppare sempre di più una comunione tra tutte le realtà che compongo questo arcipelago così variegato e il nostro essere Diocesi.
Deve inoltre crescere anche l’attenzione per lo sviluppo della conoscenza della cultura sia religiosa sia civile del nostro paese così da favorire sempre più l’integrazione.
Strumenti vivi sono quelli che riguardano la cultura della formazione e del lavoro da non sottovalutare nel cammino comunitario e di evangelizzazione.
A fronte di tutto ciò il nostro Arcivescovo ha prodotto il nuovo Direttorio Diocesano Migrantes.
Il documento riafferma le linee guida della Chiesa sulla Pastorale Migratoria e rileva la trasversalità dell’Ufficio Diocesano e delle sue competenze, costituendo un quadro di riferimento semplice ma certo all’interno del quale far muovere l’azione della Chiesa Locale e far crescere una comunità integrata e multietnica.
Il cammino che tutti noi abbiamo dinanzi è una sfida per un cambiamento della nostra società che produca ricchezza e non impoverimento, comunione e non conflitto, rispetto e non prevaricazione, nello spirito della tradizione cattolica e quindi universale.
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