Impegnarsi per la pace nel ricordo di don Andrea Gallo
Un pomeriggio dedicato al prete genovese morto 10 anni fa
La S. Messa nella chiesa di N.S. del Carmine e poi l’incontro nella piazza don Andrea Gallo sono i due momenti che hanno segnato il pomeriggio dedicato al prete genovese a pochi giorni dal decennale della sua morte. Sono tante le persone, della comunità di San Benedetto e del quartiere, che hanno partecipato in chiesa alla celebrazione presieduta dall’Arcivescovo, introdotta dal messaggio del presidente della CEI card. Zuppi che ha ricordato «il cuore appassionato e pieno di umiltà e di spirito» di don Gallo, un sacerdote capace di portare luce di passione e amore in quei quartieri di Genova dove la vita è più difficile, ma dove con la sua presenza e la sua opera si è creata quella “rete solidale”, la Comunità di San Benedetto, che ha fatto bene a tanti. Andando in direzione ostinata e contraria rispetto all’individualismo e al disinteresse – prosegue il messaggio –, don Gallo ha saputo richiamare la sua città «ad essere comunità umana, una città più giusta, nel Centro Storico come nelle periferie vecchie e nuove».
Mons. Marco Tasca si è soffermato sull’esperienza di don Gallo che «è iniziata qui, in una comunità parrocchiale, in una comunità cristiana, dove egli ha tentato di dare risposte alla realtà declinando il Vangelo. Don Andrea ha vissuto sempre dalla parte degli ultimi». Nell’omelia traendo spunto dal vangelo ha voluto invitare a chiedere «la grazia di imparare a cercare il confronto e dialogare insieme delle cose di Dio, anche sull'esempio di don Gallo che l'ha vissuto nella sua vita».
Ha concluso poi con l’invito a mettersi alla «sequela del Signore Gesù con molta serenità e con molta semplicità calcando le sue orme, quelle dei santi e delle sante, di uomini, donne e religiosi, preti che hanno segnato la nostra vita, dove riconosciamo la mano potente di Dio e riconoscere chi ci ha aiutato nel cammino di fede cristiano nel cammino di impegno di ogni giorno».
Nella piazza dedicata al sacerdote mancato il 22 maggio 2013 si è svolto l’incontro intitolato “La pace a voce alta” dove insieme a padre Marco Tasca ha partecipato don Tonio Dell’Olio, presidente della Pro-Civitate Cristiana di Assisi e Matteo Pucciarelli, giornalista e autore di “Guerra alla guerra”.
Partendo dall’enciclica Pacem in Terris, di cui ricorre in questi giorni il 60° anniversario, l’arcivescovo ha voluto soffermarsi sul significato di Pace «che nella sua estensione maggiore vuol dire benevolenza, stare bene, felicità ed è questo il significato della lettera firmata da Giovanni XXIII, quella di accompagnare la Chiesa nell'impegno per una pace che sia per tutti, nessuno escluso».
A queste parole ha fatto eco don Tonio Dell’Olio che ha lamentato «un cliché troppo diffuso quello di un movimento pacifista che esiste solo in piazza, perché così è raccontato mediaticamente ma la realtà racconta di tanti gruppi, associazioni che lavorano e portano avanti progetti in silenzio». Guardando allo spazio che ospitava l’incontro ha aggiunto che «don Gallo ha avuto la forza di dare dignità a tanti luoghi, dare un volto e dignità a tante persone che vivono questi spazi e questo vuol dire portare e fare pace»
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