"Il progetto di Natale"
Lettera di Natale dell'Arcivescovo per i bambini del catechismo e le famiglie
Il Cardinale Arcivescovo, anche per il Santo Natale 2018, ha scritto un messaggio alle tante famiglie dei ragazzi del catechismo che ogni settimana accompagnano in parrocchia i loro figli, dimostrando con questo gesto che, pur tra mille difficoltà, credono nella bontà della formazione che viene offerta.
Cari genitori, anche quest’anno con gioia vengo a voi con un messaggio natalizio. Il Natale fa emergere ricordi di volti cari, di momenti belli, di sentimenti buoni che vorremmo avere sempre. Tutto questo non è solo emozione che rallegra e lenisce per un poco le ferite della vita. E' un “mondo” che ha radici profonde non solo nel nostro cuore, ma nella storia, che ruota attorno a qualcosa che è accaduto: il Figlio eterno di Dio si è incarnato nella condizione umana e si chiama Gesù.
Non è una favola per bambini, un'illusione che ci raccontiamo per stemperare i pesi, ma è un fatto. Se fosse una bella fiaba, saremmo veramente infelici, e l'esistenza andrebbe verso il vuoto. Invece no! In fondo – o meglio in cima! – ai nostri giorni, si intravvede Betlemme. Lì tutto è cominciato: nel buio della notte santa è apparsa la luce, una luce che nulla e nessuno potrà spegnere. A tutti è donata: se apriamo gli occhi dell'anima, se desideriamo vedere quella luce, allora incontreremo Gesù, e la nostra vita assumerà la forma del presepe. Nel presepe troviamo l'umiltà di Dio che si fa come noi per darci la vita dell'anima, per portarci la vita eterna; nel presepio vediamo i pastori con le loro fatiche quotidiane, troviamo luci e ombre, strade e sentieri; le figure del presepe si incontrano, qualcuno indica agli altri la via; tutti sono rivolti alla stessa meta, chi già l’ha intravvista e chi ancora la cerca. Nel misterioso scenario, troviamo anche gli angeli in volo che – sulla piccola capanna - cantano le lodi del divino Bambino, tra le braccia di Maria e custodito da Giuseppe. Gli angeli ci parlano di un mondo altro, che sentiamo non esserci estraneo, ma che attira i pastori di ieri e noi di oggi. E' il mondo invisibile che la distrazione spesso ci fa dimenticare, immersi come siamo dalle cose da fare. E' un mondo abitato da Dio che è Padre, dai Santi, dalle anime beate: questo mondo ci abbraccia, ci accompagna e ci attende.
Anche i Magi, che vengono da lontano e appartengono ad altre culture, si sono mossi nella speranza di trovare la salvezza, il senso di tutto. Nella loro ricerca, hanno intuito che anche le cose possono essere segni di Dio: così la stella li ha guidati, ha messo alla prova la loro umiltà di cuore e la sincerità del loro desiderio. E sono giunti!
Cari Genitori, è la storia vera del presepe: tutto parte da qui. Per questo motivo non può mancare nelle nostre case: è un soffio di sentimento e di poesia, ma è soprattutto il cuore della nostra fede, il perché della nostra speranza, la forza gentile e tenace per camminare nelle nostre responsabilità: per voi, il compito straordinario della famiglia.
Nei giorni natalizi, il mondo in qualche modo si “ferma”, ed esprime in mille modi la gioia del Natale, spesso senza sapere il perché. A noi è dato di saperlo: non dimentichiamolo. Il presepe di casa – fatto con i vostri figli e con la grazia dei nonni - ce lo ricorda in modo coinvolgente. Buon Natale di Gesù...con Gesù!
*Arcivescovo di Genova
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