"Il Giubileo sia un anno di grazia e ci coinvolga maggiormente con il Signore"
Il Cardinale Angelo Bagnasco ha presieduto la S. Messa al Santuario N.S. della Guardia per l'avvio del Giubileo

“Sia questo un anno di grazia, in cui cogliamo l’occasione di coinvolgerci maggiormente con il Signore, in cui riscopriamo il desiderio di seguirLo e in cui cresciamo nella fede”. Questo un passaggio dell’omelia pronunciata nella S. Messa al Santuario N. S. della Guardia sabato 4 gennaio dal Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo emerito.
Il santuario sul Monte Figogna è uno dei cinque luoghi giubilari scelti in Diocesi per l’Anno Santo e il pellegrinaggio di ogni primo sabato del mese sarà ‘giubilare’ per tutto il 2025, come ha spiegato il Rettore Don Andrea Robotti al termine della funzione. Come di consueto, ci sarà alle ore 7.30 l'appuntamento dalle "batterie" per la recita del Santo Rosario e la salita fino alla Basilica. A seguire la celebrazione della S. Messa, l’Adorazione Eucaristica e la possibilità di accostarsi al sacramento della Confessione. I pellegrinaggi saranno quindi occasioni di conversione, riconciliazione e crescita nella fede.
“L’auspicio è che il Giubileo porti a un risveglio spirituale – ha detto Don Robotti– il pellegrinaggio del primo sabato del mese avrà la caratteristica di essere giubilare e si potrà cioè ottenere il dono speciale dell’indulgenza plenaria”.
Giubileo è anche carità e attenzione agli altri, per questo percorso è stato scelto – ha ricordato sempre Don Andrea - come segno quella di collaborare a riattivare l’Opera Segno Casa San Francesco di Bolzaneto, promossa da Caritas diocesana, per accogliere le persone senza fissa dimora e sorta dopo il Congresso Eucaristico Nazionale di Genova del 2016.
Nell’Anno Santo, Cristo ci chiama a convertirci a Lui, “non alle mode o alle idee del momento – ha sottolineato il Cardinale Bagnasco – ma a Lui, unica vera luce e Salvatore del mondo. La conversione è appello costante che Cristo fa a ciascun cristiano e alla Sua Chiesa”.
La confessione dei peccati e il dono dell’indulgenza plenaria secondo i criteri stabiliti siano un’occasione per ‘pulire e purificare la nostra anima’; inoltre, sia l’Eucaristia “il cuore pulsante della nostra vita – ha detto ancora Bagnasco – e della comunità cristiana”.
‘Pellegrini di speranza’ è il tema del Giubileo 2025. “Siamo pellegrini e non vagabondi – ha precisato il Cardinale – perché a differenza del vagabondo, il pellegrino sa quale è la sua direzione; la speranza è Gesù Cristo e in Lui e per Lui tutto viene raccolto ed elevato fino al Signore”. “Impariamo ad essere umili, convinti e grati. Tutto di noi – ha concluso – deve essere riflesso della speranza di Cristo, unico salvatore del mondo”.
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