Comunità diocesana
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Il Cittadino, celebrati i 150 anni

Celebrati in un convegno alla presenza dell'Arcivescovo e del Sindaco

Il Cittadino, celebrati i 150 anni

Quella de “Il Cittadino” è una storia lunga 150 anni, una storia che ha attraversato due guerre mondiali, mutamenti storici e civili, cadute e trionfi, dolorose chiusure, cambiamenti e trasformazioni; una storia che è stata ripercorsa e celebrata in un convegno lo scorso 7 ottobre a Bogliasco alla presenza dell’Arcivescovo, dei Vicari episcopali, di diversi colleghi giornalisti e di amici del giornale diocesano.
“Il Cittadino” ha saputo, in questi 150 anni di storia, essere un presidio – prima come quotidiano e poi come settimanale – e una voce importante sul territorio: questa è la missione che svolgono ogni giorno le 190 testate diocesane presenti, come ha sottolineato nel suo intervento Chiara Genisio, Vice presidente della Federazione Italiana Settimanali Cattolici.
Quella del settimanale cattolico diocesano è una storia di cultura importante per la nostra città, è stato il commento del Sindaco Marco Bucci nel suo indirizzo di saluto, e l’auspicio è che questa testata possa continuare a svolgere il suo servizio e la sua missione ancora per molti anni, al passo coi nuovi e moderni strumenti che oggi il mondo della comunicazione offre, e nonostante le difficoltà in cui sta navigando il mondo dell’editoria.
“Occorre guardare al futuro insieme – ha detto l’Arcivescovo – in questo tempo di cambiamento che ci stimola a dare risposte; auguro al nostro settimanale diocesano e a chi lo compone un buon lavoro e un buon proseguimento dopo 150 anni di gloriosa storia”.

Nell’occasione, è stata consegnata una targa a Mons. Giulio Venturini, direttore emerito, che nel 1975 fondò il Settimanale Cattolico su indicazione e volere del Cardinale Giuseppe Siri; inoltre, sono state ricordate due figure care e che hanno contribuito alla storia recente del giornale: Luigi Pistoni, amministratore, deceduto nel 2021, e Laura Ferrero, giornalista e redattrice, che ci ha lasciato nel 2022. Mons. Tasca ha consegnato le targhe ricordo alla memoria rispettivamente alla moglie Gianna e al marito Paolo.

Mercoledì 11 ottobre al Santuario della Madonnetta – proprio dove cominciò la storia de “Il Cittadino nel 1873 – è stata celebrata la S. Messa di anniversario presieduta da Mons. Marco Doldi, Vicario Generale, e concelebrata dai direttori della storia recente del giornale – Mons. Giulio Venturini, Mons. Silvio Grilli e Don Fernando Primerano – e da Padre Eugenio Cavallari, Rettore del Santuario.

Mons. Doldi nell’omelia ha lodato l’iniziativa di aver voluto – dopo 150 anni – ‘tornare’ al Santuario della Madonnetta, “perché tutti riconosciamo che questa lunga storia ha avuto dalla sua parte la mano di Dio e l’intercessione della Beata Vergine Maria”.
“Proprio da qui – ha proseguito - è partita la spiritualità della comunicazione diocesana che in questo oltre secolo e mezzo si è sempre distinta rispetto ad ogni altra comunicazione in città. Il nostro settimanale cattolico ha sempre mostrato molto equilibrio nel comunicare le notizie. Ancor più, ha scelto di comunicare la verità non senza la carità”.
La comunicazione della verità fatta con il cuore, è fatta – come ha sottolineato anche il Papa nell’ultimo Messaggio per la Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali - non per colpire, non per ferire, non per creare opposizioni, ma semplicemente per esprimere il sentimento della gente, le emozioni, le gioie, le attese, le preoccupazioni. “Il nostro giornale – ha detto Mons. Doldi - ha sempre percorso questa strada, una strada silenziosa, dove non tutti scelgono di camminare. E il Signore ha premiato questa scelta, perché dopo 150 anni siamo qui a ricordare la nostra storia”.

Il Vicario Generale ha poi voluto ricordare che al giornale hanno dedicato le loro energie tanti nostri sacerdoti e tanti laici e laiche che capillarmente, senza stancarsi, hanno cercato di portare le informazioni della Diocesi ovunque possibile.
“Auguriamo a ‘Il Cittadino’ – ha concluso - ancora un percorso lungo a servizio della nostra Chiesa, ma anche a servizio della città; questa voce davvero è attesa settimanalmente da tanti, perché è la voce della Chiesa genovese, ed è sempre un riferimento equilibrato e pacato per la vita diocesana e civile”.

Fonte: Il Cittadino
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