Catechisti: per servire le famiglie, le parrocchie, la Diocesi

Inizia un nuovo anno pastorale e sarà per noi un anno molto importante perché vivremo e cresceremo nella dimensione missionaria della Chiesa. La Chiesa è missionaria in sé, perché è chiamata a portare la buona notizia del Regno di Dio, il perdono dei peccati e la conversione, la gioia e la pace in Cristo, la beatitudine e la comunione con Dio e con i fratelli. Come catechisti già vivete e realizzate la tensione missionaria della Chiesa: siete evangelizzatori e annunciatori della salvezza cristiana. Tuttavia durante questo nuovo anno siamo chiamati a crescere nelle nostre capacità, nella nostra attenzione e nel nostro generoso impegno come missionari sul nostro territorio e nella nostra Diocesi a cominciare dalla nostra parrocchia.

Il problema non è semplicemente annunciare il Vangelo con competenza e amore, ma realizzare il nostro servizio nel dono dello Spirito Santo con una particolare attenzione e sensibilità di fede e di carità. Occorre scoprire come annunciare il Vangelo e come realizzare il nostro ministero di catechisti nella concretezza delle nostre parrocchie, in comunione con il Vescovo e il programma pastorale diocesano, con i sacerdoti e a servizio delle famiglie, tenendo presente le molteplici e complesse situazioni, che la nostra chiesa incontra e sperimenta nei diversi luoghi e ambienti di vita. Non dobbiamo scoraggiarci né perdere la gioia nell’annuncio di fronte alla tante e complesse situazioni, che caratterizzano il nostro territorio, le nostre famiglie e le comunità cristiane.

Crescere nella preghiera e nell’ascolto della Parola di Dio, partecipare attivamente ai sacramenti e alla celebrazione eucaristica e ai momenti di formazione ci permetterà di conservare la fiducia in Dio, a saper scoprire ciò che lo Spirito Santo dice alla Chiesa e a ciascuno, per annunciare in modo credibile e far sperimentare ai fanciulli, ai ragazzi, agli adolescenti, ai giovani e alla loro famiglie in un modo nuovo il perenne annuncio del Vangelo di salvezza: Cristo ieri, oggi e sempre.

Non dobbiamo mai dimenticare che i catechisti, donne e uomini, giovani e anziani, in comunione con il Vescovo, con i presbiteri e i diaconi, personalmente e in gruppo sono chiamati in forza del battesimo a collaborare con tutti i battezzati nell’unica fede, speranza e carità alla meravigliosa avventura delle fede che da Gerusalemme fino a Roma, in ogni angolo della terra ha coinvolto tanti testimoni e martiri di Cristo. È possibile anche oggi far risplendere la bellezza, la profondità, l’altezza e freschezza della salvezza eterna, affinché ogni uomo e ogni donna possa conoscere il mistero di Dio, uno e trino, e il mistero di Cristo, vero Dio e vero Uomo. Come si può intuire sarà un anno pastorale e catechistico ricco nella condivisione, nell’ascolto e nel servizio.

Occorre mettersi in cammino ed uscire per essere “oggi” servitori e discepoli del Signore.

Per questo dobbiamo essere catechisti preparati e formati, autentici testimoni del Vangelo, desiderosi di conoscere il Signore per convertirci e crescere nella fede.

In questo modo sarà possibile, nelle occasioni che in questo anno il Signore e la Chiesa ci offriranno, costruire relazioni significative, fondate sulla carità e sulla fede. Buon viaggio in compagnia di S. Paolo, che è stato con la propria vita missionario e testimone della grazia di Cristo. 

* Direttore

Ufficio Catechistico Diocesano