Aree interne, come mantenere viva la pastorale nelle zone rurali

Lunedì 15 e martedì 16 luglio scorsi a Benevento un gruppo di circa 30 Vescovi delle cosiddette "Aree interne" si è ritrovato per discutere e confrontarsi insieme sulla pastorale in queste piccole comunità, che costituiscono una grande risorsa per il territorio.
All’incontro ha partecipato anche Mons. Marco Tasca, accompagnato da don Gianfranco Calabrese.

Come mantenere il più possibile la presenza religiosa in queste zone rurali del territorio, vista la carenza di sacerdoti? A questa domanda si è cercato di rispondere nella due giorni a Benevento, che per la prima volta ha visto anche la partecipazione dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Sicuramente - racconta don Gianfranco Calabrese - occorre una pastorale coordinata per queste porzioni di territorio.

"C’è molta sintonia fra quello che è emerso a Benevento e i contenuti della Lettera Pastorale dell’Arcivescovo, soprattutto nella parte relativa alla ‘Fraternità di parrocchie’. La nostra Diocesi geograficamente si estende nelle aree interne, ma anche in città ci sono già esperienze significative di più parrocchie affidate ad uno stesso parroco e animate con l’aiuto dei laici". "Il ruolo dei laici, perciò, andrà ulteriormente definito e incentivato, con la formazione strutturata in vari ambiti", ha detto ancora don Gianfranco. "Lavorare nelle periferie, come dice Papa Francesco, contribuisce anche alla vitalità nelle comunità e nelle parrocchie del centro. È stato molto positivo constatare come in tutto il territorio italiano si proceda in questa direzione".

Qui il "Messaggio alle nostre Chiese" firmato dai Vescovi delle Aree interne al termine dell'incontro di Benevento.