L'incontro dei Vescovi delle 'Aree interne' a Benevento, quale futuro per la pastorale?
Tra i Vescovi partecipanti anche Mons. Marco Tasca
Un ringraziamento anzitutto a Dio “per il dono dell’esperienza che ci ha dato di vivere, fatta di comunione e sinodalità concreta: l’amicizia, lo scambio sereno e fecondo, i momenti di distesa fraternità condivisi sono il valore aggiunto, la cifra peculiare di questa esperienza che porteremo con noi”. Lo hanno rivolto i circa 30 vescovi delle aree interne, riuniti lunedì 15 e martedì 16 luglio a Benevento, alla fine dell’incontro. Alla due giorni ha partecipato anche Mons. Marco Tasca, accompagnato da Don Gianfranco Calabrese, Vicario episcopale.
I Vescovi hanno ricordato: “Le aree interne costituiscono la parte consistente e fragile di tutto il Paese (Nord, Centro, Sud), pur custodendo esse potenzialità straordinarie. In un tempo in cui la distanza relazionale crea vere e proprie disconnessioni umane e lo spazio, quello verde soprattutto, va rarefacendosi, queste vaste porzioni di territorio, dotate di paesaggio e di un ricco patrimonio storico-artistico ed enogastronomico, dove le relazioni umane sono vissute in modo autentico, si rivelano infatti di una ricchezza sorprendente anche allo sguardo più distratto”.
Sono questi i luoghi – come ha detto per tutti il presidente della Cei, il card. Matteo Zuppi – “che hanno la forza di essere comunità, luoghi dove i legami si rinsaldano e ci si ritrova”. Perciò, ha detto ancora, “è necessario partire dalle ‘periferie’, espressione felice di Papa Francesco, per capire anche tutto il resto. Il centro, infatti, si capisce dalle periferie”. I vescovi delle aree interne, quindi, sottolineano: “Terreno fecondo per il futuro potrà essere anche una nuova pastorale rurale, capace di valorizzare il mondo dei lavoratori della terra”.
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