Una goccia di latte per Aleppo
Doveroso sostenere il progetto di "Aiuto alla Chiesa che soffre"
“Le bombe sono cessate, ma l’emergenza è la stessa”. Così il vicario apostolico di Aleppo, monsignor Georges Abou Khazen, ha scritto a decine di migliaia di Benefattori di Aiuto alla Chiesa che Soffre, descrivendo la drammatica situazione nella martoriata città siriana, dove per i cristiani “ogni aiuto può fare la differenza tra partire e rimanere”. La richiesta del vicario apostolico ai benefattori è quella di continuare a sostenere il progetto “Goccia di latte”, che ogni mese ad Aleppo assicura latte in polvere a 2850 bambini al di sotto dei 10 anni, appartenenti a 1500 famiglie cristiane.
Un progetto che Aiuto alla Chiesa che soffre sostiene da quasi tre anni e che è valido anche per il 2018. Con la svalutazione della lira siriana, spiega Aiuto alla Chiesa che soffre, tanti generi alimentari sono divenuti beni di lusso. Incluso il latte in polvere il cui costo è di 3mila lire siriane a confezione. Una cifra che può sembrare modesta, ma che per molte famiglie è insostenibile, dal momento che uno stipendio medio è di appena 30mila lire siriane, 50 euro, e molti dei cristiani sono rimasti disoccupati a causa della guerra.
Maggiori informazioni e tutte le modalità per contribuire sul sito www.acs-italia.org.
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