Sacerdoti, punti di riferimento per tanti anziani
La testimonianza di don Matteo Pescetto, Coordinatore dell’ufficio diocesano per la pastorale della Terza età
La figura del sacerdote è un punto di riferimento importante per la vita delle comunità parrocchiali e non solo. Nelle città, nei borghi e nei paesi le case si stringono attorno alla loro chiesa, e su tutti svetta il campanile che sta a ricordare un presidio e la missione di ogni Pastore.
Il sacerdote dev’essere visibile, sapendo che un modo semplice per annunciare il Signore è stare tra le case ed essere riconoscibile non solo per i credenti ma per tutti.
Tra questi, ci sono gli anziani, coloro che più di tutti hanno bisogno di cure e attenzioni, di vicinanza, di sostegno e di affetto. Sono molti i sacerdoti – anche nella nostra Diocesi – che si dedicano alla cura degli anziani nelle parrocchie, negli ospedali, nelle case di riposo e che portano loro calore e una parola di conforto, di fede e di speranza.
Ne abbiamo parlato con Don Matteo Pescetto, Coordinatore dell’ufficio diocesano per la pastorale della Terza età.
Le nostre parrocchie sono frequentate prevalentemente da anziani. Come è strutturata la pastorale della terza età in Diocesi e come i sacerdoti accompagnano il cammino di queste persone?
Ringrazio anzitutto per lo spazio che ci accordate con questa intervista, che mi dà l’occasione per fermarmi e riflettere con voi sul mondo della “vecchiaia”, come l’ha voluta coraggiosamente chiamare il Papa nelle sue catechesi ad essa dedicata. Coraggiosamente, perché poco politicamente corretto… A Genova, dove si vive bene e a lungo, ma dove ahimè le nascite scarseggiano, la popolazione anziana è percentualmente superiore rispetto ad altre zone del paese e questo contribuisce a far sì che “Le nostre parrocchie sono frequentate prevalentemente da anziani”.
In questo anno e mezzo di rinnovo dell’Ufficio diocesano, associato alla Pastorale della Salute e a quella della Disabilità, abbiamo cercato, alla luce della prima catechesi del Papa, “nuovi spazi di esistenza”, per dar corso al suo invito di superare così una cultura della semplice assistenza, che nasce da ciò che il Papa chiama “la cultura dello scarto”.
La ripresa delle attività diocesane – dopo il COVID – e cioè i due ritiri di Avvento e Quaresima, il Pellegrinaggio alla Guardia di inizio anno pastorale e quello a un Santuario mariano per la fine di maggio, ha dato a più realtà parrocchiali già esistenti l’occasione per condividere il cammino di fede con gli altri lo stimolo a ripartire con più impegno missionario verso gli altri anziani della parrocchia, un maggior coinvolgimento di più zone della diocesi.
Spesso tra gli anziani ci sono situazioni di solitudine. Come il sacerdote e la comunità parrocchiale possono essere per loro un punto di sostegno e di vicinanza?
Come già accennato – e sto pensando alla mia parrocchia in primis – questi appuntamenti diocesani hanno favorito l’incontro e il formarsi di gruppi di anziani che prima non si vedevano e quest’anno, con la ripresa delle attività, si è voluto anche fondare in parrocchia la San Vincenzo, proprio con lo scopo di far visita agli anziani e ai malati più soli.
Ci sono attività particolari di supporto e di coinvolgimento degli anziani che sa che si svolgono nelle parrocchie genovesi?
Se in diocesi ci sono circa una quarantina di Conferenze della San Vincenzo, e Case di riposo tenute da religiosi e religiose, in particolare le Piccole Sorelle dei Poveri, le Suore Minime insieme ad altri istituti, mi pare che un grande lavoro sia portato avanti dalla Sant’Egidio, con una fitta catena di solidarietà, spesso creando gruppi di anziani nelle parrocchie.
Il sacerdote fa spesso visita ai malati e agli anziani negli ospedali e nelle Case di riposo: che realtà incontra e che aiuto può dare a chi si occupa dell’accudimento di queste persone?
Credo che questa domanda spieghi il perché dell’associazione degli Uffici diocesani della Terza Età e della salute…Se n’è giusto parlato nell’ultima consulta al Galliera, presieduta dal nostro Arcivescovo il 25 ottobre scorso. Medici, infermieri, OSS, che ogni giorno insieme ai familiari (quando possono esserci) spesso sono oberati da un carico di lavoro immane che non permette quasi relazioni umane coi malati, che richiedono anche tempo e non solo mente e cuore. abbiamo diffuso e stiamo diffondendo in tutta la diocesi la preghiera del malato e dell’anziano per le vocazioni sacerdotali - per me il più grave e urgente problema della Chiesa oggi – perché sappiano quanto è importante l’apporto di tutti e ciascuno nel Corpo Mistico, anzi, il loro ancora di più, proprio in forza della malattia e delle fatiche della vecchiaia.
L'intervista completa è pubblicata su Il Cittadino N. 45
Il sostegno ai sacerdoti, affinchè possano portare avanti il loro impegno pastorale nelle comunità, con gli anziani, i giovani, le famiglie, è un gesto doveroso da parte di tutti.
È possibile effettuare offerte e sottoscrizioni aderendo alla Campagna di sostegno economico ai sacerdoti Uniti nel dono.
Per donare:
1 - Conto corrente postale
Si può utilizzare il c/c postale n. 57803009 per effettuare il versamento alla posta.
2 - Carta di credito
Grazie alla collaborazione con Nexi, i titolari di carte di credito Mastercard e Visa possono inviare l’Offerta, in modo semplice e sicuro, chiamando il numero verde 800 825000 oppure collegandosi al sito Internet www.unitineldono.it/dona-ora/
3. Paypal
Si può donare tramite paypal in modo veloce e sicuro selezionando questa opzione sul sito al momento della donazione. www.unitineldono.it/dona-ora/
4- Versamento in banca
Si può donare con un bonifico sull’iban IT 33 A 03069 03206 100000011384 a favore dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero specificando nella causale “Erogazioni Liberali” ai fini della deducibilità.
L’elenco delle altre banche disponibili a ricevere un ordine di bonifico è consultabile su www.unitineldono.it/sostienici/.
5 - Istituti Diocesani Sostentamento Clero
Si può anche effettuare il versamento direttamente presso gli Istituti Diocesani Sostentamento Clero (elenco Istituti Diocesani Sostentamento Clero www.unitineldono.it/lista-idsc).
L’offerta è deducibile.
Nella foto: Pellegrinaggio diocesano della terza Età al Santuario della Guardia
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento