Papa Francesco: i giovani sono lievito di pace nel mondo, contro muri e nazionalismi
All’udienza generale di mercoledì 30 gennaio il Pontefice ha dedicato la catechesi al recente viaggio apostolico a Panama
All’udienza generale di mercoledì 30 gennaio il Pontefice ha dedicato la catechesi al recente viaggio apostolico a Panama, in occasione della XXXIV Giornata mondiale della gioventù.
“Finché ci saranno nuove generazioni capaci di dire ‘eccomi’ a Dio - ha sottolineato Francesco - ci sarà futuro per il mondo”: la Gmg di Panama ha offerto al mondo “un segno controcorrente” rispetto alla triste tendenza “ai nazionalismi conflittuali, che alzano dei muri e si chiudono alla universalità, all’incontro fra i popoli”.
In un mondo dove non di rado prevalgono “nazionalismi conflittuali”, è fonte di speranza, un “segno profetico” vedere tanti “giovani gioiosi di incontrarsi”: una “vera sinfonia di volti e di lingue”. I giovani che hanno sfilato a Panama con le proprie bandiere, così come tutti i giovani cristiani “sono nel mondo lievito di pace”.
La mattina di domenica, nella grande celebrazione eucaristica finale, Cristo Risorto, con la forza dello Spirito Santo, il Papa ha parlato nuovamente ai giovani del mondo chiamandoli a vivere il Vangelo nell’oggi, perché i giovani non sono il “domani”. Non sono il “frattanto”, ma sono l’oggi, l’adesso, della Chiesa e del mondo. E ho fatto appello alla responsabilità degli adulti, perché non manchino alle nuove generazioni istruzione, lavoro, comunità e famiglia. E questo è chiave in questo momento nel mondo, perché queste cose mancano. Istruzione, cioè educazione. Lavoro: quanti giovani senza… Comunità: che si sentano accolti, in famiglia, nella società.
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