Detenuti al lavoro nei cantieri del Sisma
Protocollo d'intesa siglato anche dalla Conferenza Episcopale Italiana
E' stato sigliato ieri nella sede del Ministero della Giustizia dal Commissario Straordinario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Cardinale Matteo Maria Zuppi, il Presidente del Consiglio nazionale dell’Anci, Enzo Bianco, e il Vicepresidente Ance con delega per la ricostruzione del Centro Italia Piero Petrucco un protocollo d'intesa che consentirà a persone detenute in dieci province delle regioni Abruzzo, Lazio, Molise, Marche e Umbria di lavorare nei cantieri di oltre 5.000 opere di ricostruzione pubblica e in quelli di 2.500 case danneggiate nel terremoto del 2016.
Il Protocollo nasce per aumentare le opportunità di lavoro di chi sta attualmente scontando una pena detentiva: uno strumento indispensabile per dare una possibilità lavorativa a chi oggi si trova detenuto.
Le modalitò di inserimento nei cantieri saranno via via stabilite in base alle esigenze lavorative e in base alle capacità dei detenuti.
Sarà il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria ad occuparsi dell'individuazione degli idonei, mentre il Commissario Straordinario raccorderà le varie attività.
“Il Protocollo rappresenta un passo importante sulla strada della responsabilità comune. Se vogliamo che il carcere non sia solo punitivo, ma soprattutto redentivo dobbiamo smettere di pensarlo come una realtà isolata, a sé stante, emarginata", ha detto il Card. Matteo Zuppi. "Dare ai detenuti la possibilità di lavorare è un modo per farli sentire parte della comunità, per dare loro una prospettiva di futuro e un’alternativa valida per non tornare a delinquere una volta scontata la pena".
Il Cittadino
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