Dal 4 al 10 settembre il viaggio apostolico del Papa in Africa
In Mozambico, Madagascar e Maurizio
A 50 anni dalla prima visita di un papa in Africa – Paolo VI, che visitò l’Uganda dal 31 luglio al 2 agosto 1969 – Papa Francesco compie in questi giorni il suo quarto viaggio apostolico nel continente africano, che durerà fino al 10 settembre, durante il quale visiterà Mozambico, Madagascar e Maurizio. Sarà il quarto pontefice a raggiungere l’Africa: Giovanni Paolo II, tra il 1980 e il 2000, ha scelto l’Africa come méta dei suoi viaggio apostolici 16 volte per visitare 42 Paesi, a cui va aggiunto il territorio francese d’oltremare, la Réunion. Alcune di queste nazioni dell’Africa sono state raggiunte da Papa Wojtyla due o tre volte durante i suoi quasi 27 anni di pontificato. Benedetto XVI invece è stato in Africa due volte: nel 2009 per visitare Camerun e Angola e poi nel 2011, destinazione Benin. Fino al prossimo settembre i pellegrinaggi di Bergoglio in Africa saranno 4 e le nazioni visitate ammonteranno a 8: Kenia, Uganda, Repubblica Centrafricana, Egitto, Marocco, Mozambico, Madagascar e Mauritius.
“Speranza, pace e riconciliazione”. È il motto scelto per la visita in Mozambico. “Queste parole del Santo Padre hanno un grande eco nei cuori di tutti noi, perché ci incoraggerà a superare con coraggio i traumi causati dalla tragica devastazione dei cicloni tropicali ADL e Kenneth, e per affrontare con fede e speranza la difficile situazione nella quale vive la popolazione della Provincia di Cabo Delgado, per i ripetuti attacchi perpetrati da gruppi non ancora ufficialmente identificati”, hanno scritto i vescovi in un messaggio all’indomani dell’annuncio del viaggio papale.
La Chiesa cattolica in Madagascar deve la sua evangelizzazione prima ai domenicani (1580) e poi ai Gesuiti (1610). La missione cattolica subisce un primo brutale arresto con l’uccisione di tutti i missionari francesi nel 1674. All’inizio del XIX secolo il cattolicesimo è bandito dall’isola, fino alla nascita di due vicariati apostolici, tra il 1896 e il 1898, del Madagascar del Nord e del Madagascar del Sud. Nel 1925 le prime ordinazioni di sacerdoti locali, uno dei quali diventerà il primo vescovo malgascio nel 1939. Il 16 aprile 1947 il catechista Lucien Botovasoa fu ucciso in odio alla fede, in un clima di ostilità da parte dei capi locali. Nel 1969 il Madagascar avrà anche il suo primo cardinale: Jerome Louis Rakomatala. Giovanni Paolo II ha compiuto nel 1989 la sua prima visita apostolica in Madagascar, dove la Chiesa cattolica è presente sul territorio con 5 diocesi e 17 diocesi suffraganee e può contare sulla presenza di 317 parrocchie, 1134 preti, 3771 religiose, 3316 istituti scolastici, 349 istituti di beneficenza.
Una diocesi e un vicario apostolico. L’ultima giornata del viaggio in Africa di Papa Francesco prevede la visita alla comunità cattolica di Maurizio, presente sul territorio con una diocesi, quella di port-Louis, ed un vicario apostolico, quello di Rodrigues. La Chiesa cattolica è presente a Maurizio agli inizio del XVIII secolo, con l’arrivo della congregazione della Missione, che per più di un secolo si incarica da sola dell’evangelizzazione del Paese: nasce nel 1772 la prefettura apostolica, che diventa vicariato apostolico nel 1819. Nel 1847 è eretta la diocesi di port-Louis. Giovanni Paolo II ha visitato Maurizio nel 1989, e nel 2002 viene eretto il vicariato apostolico di Rodriguez, la cui popolazione è per il 91% cattolica. L’episcopato locale è membro di diritto della Conferenza episcopale dell’Oceano indiano, che raggruppa i vescovi di Comore, Mauritius, Riunione, Mayotte e Seychelles.
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