Comece e Cec: preghiera, solidarietà e azione urgente per l’Afghanistan
Appello alla preghiera; all'UE la richiesta della tutela della pace
La Comece (Commissione delle Conferenze Episcopali della Comunità Europea) e la CEC (Conferenza delle Chiese europee) hanno diffuso ieri una dichiarazione congiunta relativa alla situazione in cui versano i profughi afghani.
La nota richiama “alla preghiera, alla solidarietà e all'azione urgente”, soprattutto per “proteggere i più vulnerabili” dopo il ritorno al potere dei Talebani.
Dai Vescovi europei una manifesta preoccupazione per la situazione della popolazione afghana, in particolare le donne e i bambini, e anche per coloro che stanno cercando di sostenere e aiutare le minoranze.
Un appello è stato rivolto anche alla UE, esortata a “guidare gli sforzi della solidarietà della comunità internazionale per assistere gli afghani che fuggono dalla violenza e dal terrore”.
L'esigenza è quella dunque di creare "corridoi umanitari" per permettere i evacuare i rifugiati e nello stesso tempo garantire loro accoglienza in territorio europeo: “i rifugiati afghani non devono essere confusi con i migranti economici”; a loro vanno garantiti i valori fondamentali dell'Ue.
Infine, la Comece e la Cec chiedono alla comunità internazionale “una profonda riflessione sul fallimento della guerra, traendo una lezione per le politiche estere, di sicurezza, commerciali e di sviluppo”.
Le Chiese europee chiedono a tutti i fedeli di pregare per l’Afghanistan, affinché possa “trovare stabilità e pace, secondo il rispetto della dignità umana di tutti”.
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