23 luglio - Giornata dei nonni e degli anziani: concessa l'indulgenza plenaria
Dal Papa l'invito all'amicizia fra giovani e anziani, in uno scambio generazionale che possa arricchire
Il prossimo 23 luglio, IV domenica del mese, ricorrenza della Giornata dei nonni e degli anziani istituita da Papa Francesco, la Penitenzieria Apostolica ha concesso l'indulgenza plenaria per i nonni, gli anziani e tutti i fedeli che, motivati da "spirito di penitenza e carità" parteciperanno il 23 luglio alla Messa che il Pontefice presiederà alle 10 nella Basilica di San Pietro, oppure alle diverse celebrazioni che si svolgeranno in tutto il mondo.
Accogliendo una richiesta presentata dal cardinale Kevin Joseph Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, la Penitenzieria ha concesso l'indulgenza e ha ricordato le condizioni per acquisirla: la confessione sacramentale, la comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice.
Il Messaggio indirizzato dal Papa per questa III Giornata ha come tema «Di generazione in generazione la sua misericordia» (Lc 1,50). "Lo Spirito Santo benedice e accompagna ogni fecondo incontro tra generazioni diverse, tra nonni e nipoti, tra giovani e anziani", scrive Francesco. "Dio, infatti, desidera che, come ha fatto Maria con Elisabetta, i giovani rallegrino i cuori degli anziani, e che attingano sapienza dai loro vissuti. Ma, anzitutto, il Signore desidera che non lasciamo soli gli anziani, che non li releghiamo ai margini della vita, come purtroppo oggi troppo spesso accade".
Il legame fra i giovani e gli anziani è il centro del messaggio di questa giornate che si pone alla vigilia dell'avvio della Giornata Mondiale della Gioventù: "L’amicizia di una persona anziana aiuta il giovane a non appiattire la vita sul presente e a ricordarsi che non tutto dipende dalle sue capacità. Per i più anziani, invece, la presenza di un giovane apre alla speranza che quanto hanno vissuto non vada perduto e che i loro sogni si realizzino".
Dal Papa giunge anche un invito ai giovani: "passare dall’immaginazione alla concretezza nel fare qualcosa per abbracciare i nonni e gli anziani. Non lasciamoli soli, la loro presenza nelle famiglie e nelle comunità è preziosa, ci dona la consapevolezza di condividere la medesima eredità e di far parte di un popolo in cui si custodiscono le radici. Sì, sono gli anziani a trasmetterci l’appartenenza al Popolo santo di Dio. La Chiesa, così come la società, ha bisogno di loro".
(Foto Siciliani - Gennari/SIR)
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