"Domenica Live", qualche acuto e molte delusioni

Non sono bastate le interviste alla sempre più chiacchierata consigliera regionale Nicole Minetti e al presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni nelle prime due puntate a lanciare "Domenica Live" (Canale 5, domenica ore 14) nel firmamento dei pomeriggi televisivi del dì di festa. Il programma affidato ad Alessio Vinci è stato regolarmente battuto dal diretto concorrente su Rai1 (e nella prima puntata anche da "Quelli che il calcio" su Rai2) nella battaglia degli ascolti.
Tanto il faccia a faccia con la Minetti quanto quello con Formigoni avevano tutte le premesse per suscitare l'interesse del pubblico, se non altro per la notorietà dei personaggi in questione e per il loro essere al centro delle cronache d'attualità. Ma Vinci non ha saputo cogliere la palla al balzo e non ha sfruttato l'occasione per catalizzare il pubblico, oltre che per cercare di dare un contributo informativo ai fatti del momento.
Il giornalista chiamato a condurre la nuova proposta di Canale 5 aveva già mostrato i suoi limiti al momento di sostituire il dimissionario Enrico Mentana alla guida di "Matrix". In questa nuova collocazione si conferma ancora impacciato di fronte alle telecamere e difficilmente capace di tenere i ritmi giusti durante la diretta, che invece dovrebbe essere proprio il punto di forza del programma.
Questi e altri elementi spiegano il parziale insuccesso di "Domenica Live" in termini di ascolti, unitamente alla scelta di proporre un contenitore di approfondimento informativo in uno spazio come quello della domenica pomeriggio che, salvo qualche eccezione di durata limitata, solitamente offre al pubblico televisivo spazi di divertimento e distrazione.
Gestito e prodotto da Videonews, il programma ha sostituito quella che doveva essere la quarta edizione di "Domenica Cinque". Nelle intenzioni originali degli autori, Vinci e Sabrina Scampini, che lo affianca, avrebbero dovuto condurre rispettivamente la fascia del cosiddetto "primo pomeriggio" (i n diretta concorrenza con "Domenica In… L'Arena" con Massimo Giletti su Rai1) e quella del "secondo pomeriggio" (in sovrapposizione con "Domenica In… Così è la vita" con Lorella Cuccarini), dedicate all'attualità e alla cronaca rosa.
Nonostante Vinci abbia insistito, prima e durante la messa in onda, sulla scelta di Mediaset di privilegiare i contenuti di qualità rispetto alla ricerca dell'audience a ogni costo, le regole del piccolo schermo sono ferree e non consentono che un programma conquisti una quantità di spettatori sensibilmente inferiore a quella promessa (e venduta) agli inserzionisti pubblicitari.
Le solite voci di corridoio dei ben informati dicono che, per risollevare le sorti della trasmissione, a sostituire Vinci sarebbe già pronto Salvo Sottile, conduttore d'assalto che ha saputo guadagnarsi spazi di attenzione nel palinsesto conducendo con un piglio aggressivo e cinico il suo "Quarto grado" in prima serata su Rete4.
Fra lo standing impacciato di Vinci e il piglio arrembante di Sottile è da preferire - nonostante tutto - il primo, ma le leggi dell'audience spingono in direzione opposta. Chissà se il battibecco tra Vinci e Formigoni, che ha provocato l'ira di quest'ultimo ("Lei è un comiziante da strapazzo") e il contestuale annuncio di querela contro Vinci (la sua colpa: aver chiesto conto al Governatore delle ricevute delle sue famigerate vacanze ospite di Daccò), può contribuire a dargli un'altra "chance" prima di dover cedere il passo.