A Crevari storico presepe sempre più ricco
Allestito presso il salone parrocchiale
Struttura e caratteristiche delle statue ereditate dal tempo, che ancora oggi compongono la scena della Natività, portano a pensare (non avendo datazione certa) che il primo Presepe di Crevari sia stato allestito verso la fine dell’Ottocento. Esse provengono quasi certamente dall’area savonese in cui, all’epoca, era fortemente sentita la tradizione presepiale e dove operavano botteghe di validi artisti e figurinai.
In origine il Presepe di Crevari veniva preparato in chiesa tra le balaustre di uno dei due altari laterali. Limitato nelle dimensioni, frugale nei contenuti, esso si “arrampicava” tra i ripiani e le alzate dell’altare stesso che servivano comunque a delinearne pendii e avvallamenti. Le casette di sughero, i sentieri tracciati con la segatura, le montagne ritagliate e dipinte su cartone, erano posti in elementare prospettiva contro un telo azzurro: il cielo, che faceva da sfondo. Il tutto era racchiuso “a grotta” con carta pesante ricuperata da imballaggi e spruzzata artigianalmente a pennello con terre colorate. Al di fuori, davanti alla capanna, c’era un palchetto in legno per ospitare timidi bambini a recitare poesie e filastrocche natalizie. Rimase più o meno così per anni: un modesto Presepe di periferia, visitato solamente dalla gente del paese al termine delle funzioni religiose.
I primi timidi tentativi di innovazione si ebbero agli inizi degli anni ’60. Comparvero improvvisati meccanismi in legno ad azionare i primi movimenti: il mulino a vento, il mulino ad acqua, la carovana di cammelli che passava in lontananza, il ciclo alba-giorno-notte ottenuto immergendo, con moto lento e alternato, i contatti elettrici in soluzione di acqua e acidi.
La notorietà del Presepe di Crevari cominciò così ad avventurarsi oltre i confini parrocchiali ed ebbe il suo momento importante a partire dagli anni ’70 quando la sua collocazione passò al vicino salone parrocchiale, dove ancora oggi viene allestito su una superficie di oltre 150 metri quadrati. Fu iniziativa di don Mantilero.
Da allora il Presepe di Crevari (ogni anno smantellato e ricostruito in tempi di oltre quattro mesi!) si arricchì di scorci e scenografie tipiche del paesaggio contadino ligure, con mulattiere e creuze, terrazzato da muretti in pietra che cintano case, cascine e casali attorno ai quali sono ambientate scene di vita domestica e attività artigianali.
Oltre tremila litri di acqua formano fiumi attraversati da ponti medievali in pietra e animano cascatelle e laghi e sprofondano tra muschio e grandi sassi.
presso il Salone Parrocchiale (Via Giacomo Canepa 7)
Orario Visita: dall’8 al 24 dicembre e dal 7 al 31 gennaio: 14.30-19; 21-22.30; festivi e prefestivi 9.30 - 12. Dal 24 dicembre al 6 gennaio ore 9-30-12; 14.30 - 19; 21 - 22.30. Dall’1 al 28 febbraio sabato e domenica ore 9.30-12; 14.30 - 19
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