Animali da circo

“Animali da circo - I migranti obbedienti che vorremmo”, di Luca Favarin, con prefazione di Gad Lerner, Edizioni San Paolo, 2018, costituisce uno strumento prezioso di comprensione e di ascolto.
Il fenomeno delle migrazioni di massa, con tutte le sue cause, dall’acuirsi da parte delle multinazionali dei furti di terra in Africa, all’esplosione delle guerre interetniche e tribali (spesso eterodirette o “per procura”), alla presenza dell’estremismo di Boko Haram, fino alla persecuzione delle minoranze e alle lotte di potere che coinvolgono interi strati di popolazione, richiama il lettore ad un profondo senso di responsabilità umano ed evangelico riconoscendo ad ognuno il “diritto ad essere uomo” e ad essere riconosciuto e trattato come tale.
Il libro di Don Luca Favarin, sacerdote padovano impegnato nell’accoglienza, con lunga esperienza nei progetti di sviluppo e aiuto in Africa, per i poveri e contro il fenomeno della tratta, non è il “solito” scritto di testimonianza.
E’ un racconto dell’Africa e degli Africani che per il suo incedere ricorda molto gli scritti del miglior Terzani.
L’autore utilizza senza facili pietismi l’empatia per penetrare e comprendere le persone che incontra.
Osserva e coglie sentimenti, motivazioni, senza la pretesa di cambiarli.
Sì, perché l’inter-azione tra persone, più che la integrazione, costituisce una fonte di ricchezza per ognuno. Questa narrazione aiuta a scoprire e a migliorare se stessi, offrendo una lente nuova per cogliere gli sguardi dei tanti ragazzi immigrati che incrociamo ogni giorno per le vie della città.
Il libro di Favarin costituisce inoltre un vero strumento di lavoro per gli operatori dell’immigrazione e per tutti coloro che vogliono, senza pregiudizi, comprendere e conoscere di più del tempo che stiamo vivendo e nel quale siamo chiamati ad agire.