La parola
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Il Vangelo di domenica 29 settembre

XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B

Il Vangelo di domenica 29 settembre

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 9,38-43.45.47-48
 
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».

1 - Giosuè ‑ Il libro dei Numeri riferisce un gesto di gelosia da parte di Giosuè: la più strana fra tutte, perché rivolta a far tacere i profeti di Dio. Ma Mosè lo ammonisce: ‘Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore dare loro il suo spirito’! L’orgoglio umano purtroppo si annida anche nelle opere di Dio; e con la gelosia esso si vuole appropriare del bene, escludendone gli altri. Invece c'è spazio per tutti nel campo delle opere buone perché ciascuno è un grande dono di Dio, diverso ma ugualmente necessario a tutti. Ad ognuno infatti lo Spirito affida una missione particolare per il bene comune: diamo allora a tutti la possibilità di esprimersi al meglio. 

2 ‑ In nome di Dio ‑ Un analogo episodio accade durante la vita pubblica di Gesù: gli apostoli volevano impedire che altri scacciassero i demoni in nome di Gesù. Ma Lui risponde loro: ‘Non glielo proibite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me’ (Vangelo). Ecco il criterio per discernere gli uomini autentici e le opere di Dio da quelle del maligno: il bene è sempre bene, da qualunque parte esso provenga e a qualunque parte esso si diriga. Quante volte ci vengono salutari lezioni proprio da coloro che etichettiamo come ‘cattivi’ o non dei ‘nostri’! 

3 ‑ Lo scandalo ‑ Gesù nell’episodio evangelico si scaglia contro quelli che danno scandalo al prossimo distruggendo la fiducia degli onesti e dei semplici, nonché gettando il discredito sull'operato di Dio e della sua Chiesa con un comportamento ipocrita e contraddittorio: ‘Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina al collo e venga gettato nel mare’. Quanti sono coloro che oggi non credono più o rifiutano un messaggio di bene perché una persona, in cui riponevano ogni fiducia, li ha ingannati e traditi? Dobbiamo fare maggiore attenzione alle nostre parole e ai gesti più piccoli. Tutti ci osservano e ci giudicano! 

4 - ‘È meglio’ - Qual è il senso naturale della espressione fortissima usata da Gesù: ‘Se il tuo occhio o la mano o il piede ti scandalizzano, tagliali: è meglio per te entrare nel Regno di Dio cieco, monco o zoppo che essere gettato nel fuoco della Geenna con tutti gli occhi, le mani, i piedi’? Eccolo: è meglio rinnegare se stessi, cioè contrastare le passioni interne e rinunciare a un cattivo uso del corpo in questa vita per salvare la propria anima, anziché rovinarsi eternamente per aver seguito sempre le disordinate passioni del corpo e dell’anima o la moda prevalente della maggioranza. 

5 ‑ Punti concreti - C’è un’altra frase di Gesù, che merita attenta considerazione: ‘Chi non è contro di noi, è per noi’. Essa deve costituire l'orientamento della Chiesa e dei singoli cristiani nel quotidiano incontro con il mondo: apertura verso tutti, senza mimetismi o compromessi, ma anche senza campanilismi e chiusure preconcette. Scoprire e sottolineare sempre il bene in tutti, credere negli uomini di buona volontà, gettare ponti di dialogo e di cooperazione con tutti. Qualche volta verrebbe da dire che anche il…diavolo può ispirare, senza volerlo, occasioni preziose di bene.

Fonte: Il Cittadino
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