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II lettura di domenica 5 settembre - Dio non ha forse scelto i poveri per farli eredi del Regno?

XXIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno B)

Fratelli miei, la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria, sia immune da favoritismi personali.
Supponiamo che, in una delle vostre riunioni, entri qualcuno con un anello d’oro al dito, vestito lussuosamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro. Se guardate colui che è vestito lussuosamente e gli dite: «Tu siediti qui, comodamente», e al povero dite: «Tu mettiti là, in piedi», oppure: «Siediti qui ai piedi del mio sgabello», non fate forse discriminazioni e non siete giudici dai giudizi perversi? Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri agli occhi del mondo, che sono ricchi nella fede ed eredi del Regno, promesso a quelli che lo amano?

La condotta cristiana deve essere “favore”, dono gratuito, disinteressato e costante verso tutti i fratelli, ma indenne da qualsiasi “favoritismo”. La fede in Cristo, l’assimilazione a Lui, non può convivere con discriminazioni tra persona e persona.
L’Apostolo cita un esempio, non infrequente, di comportamento anticristiano e proprio nell’assemblea – catechetica o liturgica – della comunità: l’attenzione verso la persona socialmente ragguardevole, ricca, invitata a “sedersi comodamente”, com’è sua abitudine ed invece il poco rispetto per “il povero con il vestito logoro”, perché tanto questi è abituato a vivere in disparte, emarginato… I “fratelli carissimi” debbono ricordare che Dio ha proprio “scelto i poveri nel mondo per farli ricchi nella fede”. I “ricchi” , nella Bibbia, sono gli autosufficienti che non hanno bisogno di nessuno e di Dio, che pertanto non amano; “i poveri” sono non tanto gli indigenti, ma coloro, che amano Dio, si riconoscono bisognosi di Dio e della sua protezione, soprattutto spiritualmente e moralmente.
I cristiani dunque devono esemplarsi su Dio, amando, senza discriminazioni, tutti i fratelli. L’amore verso il prossimo è controprova dell’amore verso Dio. E Dio “ha promesso il suo regno a coloro che lo amano”.
Gesù ha già detto: “beati i poveri di spirito, perché di essi è il regno dei cieli” (Mt 5, 3).

Fonte: Il Cittadino
II lettura di domenica 5 settembre - Dio non ha forse scelto i poveri per farli eredi del Regno?
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