8xmille: cosa si sta realizzando in Etiopia

Grazie ai fondi dell’8xmille che i cittadini italiani destinano alla Chiesa cattolica in Etiopia è stato inaugurato nei giorni scorsi il nuovo Centro specialistico neuropsichiatrico di Robe, in Etiopia.

La struttura è stata inaugurata da Mons. Rocco Pennacchio, Arcivescovo di Fermo e Presidente del Comitato per gli interventi caritativi a favore del Terzo Mondo, che ha guidato la delegazione della CEI in visita nel Paese.

L'ospedale - come si legge sul sito della Conferenza Episcopale Italiana - dispone di 40 posti letto, ambulatori, reparti e sale per la riabilitazione, ed è destinato ai pazienti più gravi della Missione delle Sorelle di Madre Teresa di Calcutta (avviata dalla stessa Madre Teresa), che a Gobe, a 10 km da Robe, assiste circa 250 malati psichiatrici e neurologici.

Sono tanti gli interventi che, grazie ai fondi dell'8zmille sono stati realizzati in questo territorio:

- lo studio televisivo dell’emittente “Catholic Tv Ethiopia – CTV Ethiopia”, realizzato dall’arcidiocesi di Addis Abeba che ha dato vita ad una tv dove lavorano 24 persone di cui 15 laici e che trasmette h24 nell’intero Paese fino al Sudan e all’Eritrea;

- la struttura per i ragazzi dai 14 ai 18 anni, voluta dalla Community of Saint John e dotata di dormitorio, mensa, aule e sala polivalente;

- la Casa Ispettoriale dei Salesiani dove è attivo il progetto del Vides “Stop al traffico di esseri umani, un’opportunità per essere liberi di restare” che offre formazione professionale e sostegno nell’inserimento lavorativo ai giovani dai 18 ai 35 anni (attualmente i beneficiari sono circa 1260 ragazzi).

Qui operano anche le Suore Benedettine, in questo momento impegnate nella costruzione di un  sistema idrico per approvvigionare di acqua potabile il Monastero Holeta e i villaggi limitrofi, e la Comunità Volontari per il Mondo impegnata nella promozione umana e sociale delle donne vittime di abusi all’estero.

Sul sito dell'8xmille il rendiconto degli 8.000 progetti caritativi, di culto e pastorale in Italia e nel mondo e contribuire al sostentamento di circa 33.000 sacerdoti.