Stati generali dell'Economia a San Bartolomeo della Certosa
Martedì 16 ottobre: al centro il crollo del Ponte Morandi e le ricadute sulle città
“Genova, un ponte sul mondo”. Al via la II edizione degli Stati Generali dell’Economia. Quattro Tavole Rotonde tematiche, dedicate ai settori chiave per lo sviluppo e la crescita della città:
Industria ad Alta Tecnologia, Porto e Logistica, Trasporti e Mobilità, Commercio, e infine Turismo, Cultura e Silver Economy.
È quanto accadrà martedì 16 ottobre presso il Chiostro di San Bartolomeo in Via San Bartolomeo della Certosa, 15 a Rivarolo, dove – a partire dalle ore 9 – saranno convocati gli Stati Generali dell’Economia: uno strumento di confronto che coinvolge cittadini e rappresentanti delle maggiori realtà pubbliche e private genovesi per modellare insieme, concretamente, la Genova del domani.
La seconda edizione degli Stati Generali dell’Economia vuole proseguire la strada già intrapresa nella scorsa edizione, che poneva l'accento sulla compartecipazione delle istituzioni pubbliche e private in tutte le grandi scelte strategiche.
Gli Stati Generali dell’Economia si collocano nel particolare contesto che la città di Genova sta vivendo negli ultimi mesi.
Il primo obiettivo della giornata sarà quello di concentrare l’attenzione sull’impatto che il crollo del Ponte Morandi avrà sulle linee programmatiche della stessa.
Un momento di riflessione con la cittadinanza e con le realtà pubbliche e private sulle possibili ipotesi di intervento per la città di Genova, nei settori che saranno oggetto delle tavole rotonde, in modo da consentire a imprese, artigiani e commercianti di pianificare uno scenario futuro.
L’appuntamento discende da una serie di incontri preparatori organizzati dall’Assessorato allo Sviluppo Economico per coinvolgere i rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni di categoria, delle OO.SS. e degli Ordini professionali.
"Questo è un anno particolare – sottolinea l’Assessore allo Sviluppo Economico Giancarlo Vinacci – e il primo obiettivo è quello di concentrare l’attenzione sulla parte della città maggiormente colpita.
È necessario mantenere acceso il faro dell’attenzione sulla città, senza interruzioni, almeno fino a quando non si avrà certezza dei tempi di ripristino di tutte le infrastrutture in modo da consentire a imprese, artigiani e commercianti di pianificare il futuro.
Ad oggi, e garantisco sarà così fino alla risoluzione di ogni problema, tutta l’Amministrazione continuerà compatta a dedicarsi giorno e notte a quella parte della città".
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