Lavoro, da tutelare!
La Chiesa genovese di fronte al dramma di 600 possibili esuberi a Cornigliano
La solidarietà ai lavoratori dell'Ilva ci tocca profondamente, è lontana da ogni ombra di retorica e segnata da vicinanza e condivisione. Vicinanza intessuta nel corso di decenni di presenza nello stabilimento di Cornigliano che ci fanno vivere la vertenza come una realtà che coinvolge e tocca profondamente il nostro cuore. La recente accoglienza riservata al Santo Padre ha dimostrato quanto sia profondo il legame della Chiesa genovese con lo stabilimento Ilva di Cornigliano.
La solidarietà va vissuta a nostro avviso con consapevolezze ineludibili, in vista di una giusta soluzione. La vertenza tocca le radici del tessuto umano della nostra città, duramente provato dalla crisi del lavoro e dalle inevitabili tensioni sociali che ne derivano. Fatti anche recenti di crisi aziendali creano un clima di amarezza da gestire con senso di responsabilità.
Lo stabilimento di Cornigliano, che rischia di perdere 600 posti di lavoro ha impianti validi, non obsoleti, maestranze capaci e motivate, alti indici di produttività. I risultati conseguiti rappresentano un patrimonio che la nostra città deve tener presente ed operare affinché venga responsabilmente considerato e valorizzato.
Le Organizzazioni Sindacali si trovano davanti ad un compito assai impegnativo: salvaguardare i diritti dei lavoratori, cercare di capire quali prospettive attuali e future il piano industriale della Arcelor Mittal prevede per lo stabilimento, quali investimenti sono previsti. Alle organizzazioni dei metalmeccanici non manca certo l'esperienza per condurre saggiamente le trattative.
La vertenza Ilva è posta in buona parte nelle mani del Governo. È chiamato in causa per ciò che è stato fatto, per ciò che è stato omesso e per ciò che oggi va fatto in tema di "politica industriale". Abbiamo fiducia che ora tutto sia compiuto nell'interesse dei lavoratori e del tessuto industriale del nostro paese, fonte di lavoro per moltissime persone.
Siamo certi che anche le Istituzioni locali non faranno mancare il loro interessamento per una giusta conclusione della trattativa. Inoltre la vicenda Ilva è in mano ad una società multinazionale.
Un interlocutore non facile ma ineludibile. Altre società multinazionali operano nella nostra città.
La chiesa genovese, nell'assoluto rispetto dei compiti delle Pubbliche istituzioni, delle Proprietà e delle Organizzazioni sindacali ha cercato di aprire un dialogo nell'interesse dei lavoratori e della città.
E con questo stile è ben lieta di poter contribuire alla giusta soluzione della vertenza Ilva.
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