Incidente in Spagna, tra i 13 morti la genovese Francesca Bonello
Francesca Bonello genovese, aveva 24 anni, era residente nella zona di Castelletto, appassionata studentessa di medicina, persona attiva, solare e impegnata nel sociale e nella Chiesa.
Doveva essere un normale rientro a Barcellona dopo una notte di festa e riposo dagli studi. Tredici studentesse Erasmus, delle quali sette italiane, sono morte alle 6 del mattino di lunedì 21 marzo a Frejinals, sull'autostrada Ap7, in un terribile incidente causato dal pullman che le riportava alla loro residenza. Le ragazze avevano assistito a Valencia alla Notte dei Fuochi della celebre Fiesta de Las Fallas. A bordo del bus c’erano 57 ragazze di 22 nazionalità diverse. Tra le vittime anche sette italiane: Francesca Bonello; Elisa Valent; Valentina Gallo; Elena Maestrini; Lucrezia Borghi; Serena Saracino; Elisa Scarascia Mugnozza.
Francesca Bonello genovese, aveva 24 anni, era residente nella zona di Castelletto, appassionata studentessa di medicina, persona attiva, solare e impegnata nel sociale e nella Chiesa.
Una Messa in ricordo di Francesca è stata celebrata alle 13.00 di lunedì 21 marzo nella Chiesa del Gesù di piazza Matteotti dove si sono recati, increduli e commossi, molti amici della giovane e dei suoi genitori. Alla Messa erano anche presenti il Vescovo Ausiliare Mons. Nicolò Anselmi e P. Francesco Cavallini SJ.
Alle ore 21, sempre nella chiesa del Gesù, gli amici di Francesca si sono riuniti per una veglia fatta di preghiera e ricordi.
Riportiamo due testimonianze che ne delineano la bella figura.
P. Francesco Cavallini, gesuita
Francesca... ragazza generosa, curiosa, intelligente, allegra, "religiosa di quella religione vitale che non dà nulla per scontato", impegnata. Aveva scelto medicina, una scienza che interpretava come un modo per aiutare gli altri. Era andata in Ciad l'estate scorsa con il fidanzato Federico, che è medico, con una associazione di gesuiti. E è andata là per mettere in pratica quello che stava imparando, per aiutare gli altri. Era una ragazza gioiosa: subito dopo il suo arrivo a Barcellona aveva cucinato le lasagne per 100 persone. Una delle sue passioni era proprio la cucina e grazie a questo faceva festa, faceva gruppo".
Cristina, amica di famiglia
"Francesca era una ragazza generosa che viveva la religione con una fede vera, concreta. Era andata in Romania e in Africa come volontaria. Ha lavorato tanto con i poveri. Era una persona piena d’amici, solare, bella. La sua è stata una vita breve ma vissuta per gli altri".