Anniversario tragedia Molo Giano. Mons. Anselmi nella S. Messa: «Nel nome dei nostri fratelli caduti, rinasciamo nell'amore vicendevole”
Il 7 maggio 2013 il crollo della Torre Piloti che costò la vita a nove persone facenti parte del personale di bordo e di terra militare e civile
Sono trascorsi otto anni dal 7 maggio 2013, giorno del crollo della Torre piloti a Molo Giano. Nel giorno dell’anniversario la città ha ricordato il tragico evento con diverse commemorazioni.
Le celebrazioni sono state aperte alle ore 18 in Cattedrale con la Santa Messa presieduta da Mons. Nicolò Anselmi, Vescovo Ausiliare, e concelebrata da Don Fabio Pagnin, Cappellano militare e Padre Daniele Minetti, Cappellano della Polizia. Tra i presenti, alcuni famigliari delle vittime e alcuni esponenti del mondo politico e delle autorità civili, tra cui il Sindaco Marco Bucci, il prefetto Carmen Perrotta, l’assessore regionale Ilaria Cavo e il questore Vincenzo Ciarambino.
Nell’omelia, Mons. Anselmi ha invitato l’assemblea a pregare “affinchè sappiamo rispondere, anche nel nome di questi nostri fratelli caduti mentre svolgevano il loro lavoro, all’invito di rinascere nell’amore”.
Dopo queste tragedie, è importante essere gli uni per gli altri, soprattutto chi ha responsabilità civili, ‘incoraggiatori’ e avere il coraggio di ricominciare. “Questo anniversario – ha ricordato il Vescovo Ausiliare – si celebra sempre nel tempo di Pasqua, ossia nell’arco di tempo dei 50 giorni che separano la Pasqua da Pentecoste. Il cero pasquale acceso nelle nostre celebrazioni ci richiama alla pasqua, che in ebraico significa ‘passaggio’, ‘nuovo inizio’”.
Non è certo facile ricominciare e ripartire, “perché i nostri cari non tornano più – ha detto Mons. Anselmi – ma dal Cielo desiderano che noi ripartiamo: essi sono vivi, ci guardano e ci accompagnano e pregano pensando che per le famiglie, per la città, per il porto e per la nazione ci debba essere un nuovo inizio”. “Ci facciamo questo augurio – ha concluso – e ci incoraggiamo gli uni gli altri verso l’amore, verso il bene, facendo il nostro dovere quotidiano e quello che il Signore ci chiede nella nostra vita”.
In serata il suono delle sirene del porto e la deposizione di una corona di fiori in Calata delle Capitanerie di Porto, davanti alla stele commemorativa con incisi i nomi delle nove vittime facenti parte del personale di bordo e di terra militare e civile: Daniele Fratantonio, Giovanni Iacoviello, Davide Morella, Marco De Candussio, Giuseppe Tusa, Francesco Cetrola, Michele Robazza, Sergio Basso, Maurizio Potenza.
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