28° Congresso provinciale Acli: impegno per la partecipazione e il presidio del territorio
Eletto anche il nuovo Consiglio, che sarà impegnato in politiche di integrazione e vicinanza sociale
“Il coraggio della pace”: questo l’impegno che ha dato il titolo al 28° Congresso Provinciale delle Acli di Genova, svoltosi sabato 5 ottobre.
Molti e di ampio respiro i temi proposti dal documento congressuale 2024-2028, per un’Associazione che ha mantenuto, nell’attuale fase di crisi della partecipazione, i livelli di tesseramento pre-pandemia e si mostra forte, matura e propositiva per le nuove sfide che i tempi impongono di affrontare, come cristiani e come lavoratori.
Le Acli genovesi hanno indicato le principali criticità della città nella denatalità, povertà educativa e divario digitale, cambiamento ed impoverimento delle attività lavorative in generale e soprattutto per la fascia giovanile.
A fronte di tali criticità, le Acli genovesi propongono soluzioni e opportunità centrate su integrazione, vicinanza sociale, consenso, visione, progettualità, condivisione e comprensione, lavoro ed etica.
Le Acli hanno proposto una serie di spunti operativi: concertazione con i cittadini, sviluppo di mobilità sostenibile e servizio pubblico, coinvolgimento del Terzo Settore, città a dimensione dei giovani, sviluppo del verde e raccolta rifiuti differenziata, più cultura per una crescita di valore della città e dei cittadini e non a misura di mercato, valorizzazione del porto non solo in relazione al turismo ma del reale usufrutto cittadino.
Centrale per le Acli, fin dalla loro fondazione, il ruolo dei Circoli. Il cambiamento, fattore determinante per vincere la sfida con un mondo che stenta a riconoscersi nei valori e nel gusto di fare le Acli, nasce dal presidio sociale che quotidianamente i Circoli esercitano, dando un contributo etico di straordinario valore aggiunto. Una particolare attenzione viene riservata alle aree montane e interne, che costituiscono la maggior parte del territorio genovese e ligure, a cui le Acli genovesi hanno dedicato il recente e partecipato incontro di Terrusso.
Rimane centrale per le Acli l’impegno per la pace. “Il coraggio della pace” significa non permettere che odio, vendetta, rabbia e dolore occupino tutto lo spazio del cuore, dei discorsi, del pensare. Impegnarsi associativamente e personalmente per la giustizia, nella consapevolezza di poter affermare e denunciare la verità, a volte anche dolorosa, delle ingiustizie e del male che ci circonda, senza che questo inquini le relazioni a livello personale, associativo o con le Istituzioni e più in generale con la società.
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