Proiezione a Casa della Giovane del film 'Senza radici - Noi migranti in una terra chiamata Italia'

Lunedì 10 Febbraio (ore 17,30) nel Salone di Casa della Giovane verrà proiettato il film “Senza radici - Noi migranti in una terra chiamata Italia” di Teo De Luigi. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Università degli Studi di Genova, Fondazione Auxilium, Coop. Soc. Il Melograno, a cui si aggiunge in questa occasione anche il Tavolo Giustizia e Solidarietà. Al film farà seguito un incontro a cui partecipa, oltre al regista, anche Ciro Abd El, che ha curato la fotografia, Georges Konagang, che è uno dei narratori del film, e Luca Queirolo Palmas dell’Università di Genova. “Da trent’anni un popolo di centinaia di migliaia di individui abbandona le proprie terre - ricordano De Luigi e Abd El - sopportando sacrifici e rischi indicibili, per sbarcare sulle nostre coste: negli ultimi cinque anni si contano più di diecimila morti solo nel Mediterraneo, senza contare quelli abbandonati nella traversata del Sahara. Nel film incontriamo alcune di queste persone in veste di narratori di sé stessi, o meglio di ‘narratori della realtà’, perché nessuno di noi, in Italia, possa dire: io non lo sapevo”. L’ingresso è libero.
Sempre sul tema delle persone migranti, lo scorso 27 gennaio Maurizio Ambrosini ha presentato a Casa della Giovane il suo nuovo libro: “Famiglie Nonostante - Come gli affetti sfidano i confini” (Il Mulino, 2019). Ambrosini è docente di Sociologia dei processi migratori e Politiche migratorie all’Università degli Studi di Milano ed è responsabile scientifico del Centro Studi ‘Medi – Migrazioni nel Mediterraneo’ di Genova. La lettura del libro - scorrevole e metodologicamente fondata - aiuta a focalizzare il vissuto delle famiglie straniere nel nostro paese. Il libro è molto utile anche per chi vuole farsi un’idea chiara della presenza migratoria nel nostro paese, su cui incidono soprattutto le persone provenienti dall’Europa dell’Est e non la dichiarata invasione di migranti dal nord Africa e dal Medio Oriente.
M. M.