Palazzo Ducale: oltre 600 eventi culturali nel 2019-2020
Presentati dal direttore Bertolucci e dal Presidente Bizzarri
600 eventi, mostre di altissimo livello culturale e storico, qualcuna con curiosità intriganti, cicli di conferenze, appuntamenti fondamentali nel panorama culturale italiano come 'La Storia in Piazza' e il Festival di Limes ma anche tante sorprese. Il direttore di Palazzo Ducale Serena Bertolucci, il presidente di Palazzo Ducale - Fondazione per la cultura Luca Bizzarri, l'assessore regionale alla cultura Ilaria Cavo, il vicesindaco di Genova Stefano Balleari e lo sponsor Intesa San Paolo hanno presentato il cartellone 2019-2020 di Palazzo Ducale che, secondo la definizione di Cavo diventa sempre più un 'hub della cultura'. Tra le tante mostre che verranno allestite spiccano quella su Michelangelo (dal 26 marzo al 19 luglio 2020), su Banksy (23 novembre 2019 - 29 marzo 2020) e quella sugli Anni Venti (5 ottobre 2019 - 1 marzo 2020), un'indagine mirata alla complessità storico-politica, sociale e culturale di quel decennio e sull'impatto che ebbe sulle ricerche estetiche del tempo. Oltre alle decine di mostre, le due rassegne storiche: La Storia in piazza (dal 15 aprile al 3 giugno 2020) e la Festa di Micromega (dall'8 al 10 maggio 2020). E la 'Notte degli scrittori' che finalmente torna in cartellone, e la giornata dedicata a Govi e alla comicità con Luca Bizzarri, Tullio Solenghi e Orietta Notari. E ancora seminari e convegni, workshop, progetti speciali, incontri sulla cittadinanza, concerti (tra questi 'Le sinfonie di Beethoven'), i Festival come quello internazionale di Poesia arrivato alla sua XXVI edizione. "La cifra di questo cartellone è la narrazione - ha detto Bertolucci -. In questo momento in cui tutti pensano di sapere raccontare e in realtà comunicano realtà galleggianti, noi ricominciamo a raccontare. La narrazione si declina in diversi modi, da Banksy e Michelangelo fino a cicli incalzanti e vari. Con la partecipazione delle eccellenze genovesi e - sottolinea Bertolucci - di tantissimi relatori giovani".
La satira è roba antica: Orazio dice l'abbia inventata Lucilio e c'è da crederci. Ma dove sono i confini tra il comico e la satira? A questa domanda intende rispondere la rassegna - a Palazzo Ducale dal 30 settembre al 21 ottobre - pensata da Luca Bizzarri e Tullio Solenghi 'Tra il comico e la satira', ideale prosecuzione della rassegna di Letteratura comica dello scorso anno. Per i più, comico e satira sono la stessa cosa, due modi diversi per definire ciò che ci diverte nella letteratura e nello spettacolo. Ma sembra proprio che non sia così: Dario Fo sostiene che solo la satira, che colpisce bersagli precisi della propria epoca, ha la dignità di un genere letterario: chi la pratica parte spesso dal tragico, come Rabelais o Molière, esponendosi di persona a possibili conseguenze e portando avanti una battaglia contro il marcio o gli errori dei suoi tempi. E però esistono deliziose forme del riso: in poesia, nella letteratura e nello spettacolo dove, dai Latini in poi, il comico assume volti che connotano la propria epoca. Ogni incontro prevede qualche considerazione sul comico, un focus su un artista del riso e letture a tema. Si comincia il 30 settembre con Tullio Solenghi, Orietta Notari e Luca Bizzarri, poi sarà il turno di Lella Costa (7 ottobre), di Enrico Bertolino (14 ottobre) e di paolo Rossi (21 ottobre).
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