"Desdemona non deve morire" in scena alla Corte

Dal 10 al 15 aprile appuntamento al Teatro della Corte per lo spettacolo “Desdemona Non Deve Morire” realizzato dalla compagnia degli Scatenati, diretti da Sandro Baldacci.

Gli interpreti della rappresentazione teatrale sono gli attori detenuti della Casa Circondariale di Marassi. In scena anche attori professionisti come Antonio Carli, Igor Chierici, Martina Limonta e Cristina Pasino.

Dopo aver affrontato il tema della reclusione manicomiale in “Padiglione 40” e quello della giustizia in “Billy Budd”, la compagnia degli scatenati, citando il film “Cesare deve morire”, affronta il tema della violenza di genere.

Di fatto la storia è una rivisitazione dell’Otello di William Shakespeare, personaggio che rappresenta l’archetipo dell’uomo geloso, in grado di trasformare l’amore, sentimento puro e altruista, in un incubo.

Si vedranno netti segnali di gelosia, possesso, megalomania e rifiuto sistematico dell’altro.

La sfida che si è posta la compagnia degli Scatenati è quella di trasformare un luogo di detenzione come il carcere, in un luogo aperto alla cultura, dove ripensare al concetto di riabilitazione oltre a quello di punizione.

Il teatro in carcere si è mostrato un viatico consolidato per aprire le porte degli istituti di pena italiani.

Non può esserci riabilitazione stando ventiquattr'ore chiusi in una cella, ma bisogna prendere coscienza delle proprie azioni ed essere dedicati al reinserimento nella società.

4200 le presenze già confermate dagli istituti scolastici genovesi, che ormai da dieci anni si apprestano a seguire lo spettacolo della compagnia degli scatenati.

“Importante - ha detto Antonio Carli - è che i ragazzi capiscano come non ci si debba comportare, e il dialogo che si crea alla fine di ogni rappresentazione con gli studenti presenti è sempre molto affascinante”.