Via Crucis Cittadina - Mons. Tasca: "Non sentiamoci soli nella sofferenza"
Nella chiesa dell'Istituto 'Doria'
Mons. Marco Tasca ha guidato la Via Crucis cittadina nella chiesa N. S. della Misericordia e S. Giovanni Battista accanto alla casa di riposo ‘Doria’; una scelta dettata dalla volontà di essere vicino ai luoghi dove più si è sofferto a causa della pandemia.
Le restrizioni anticovid non hanno permesso ai fedeli di poter partecipare, ma la preghiera è stata trasmessa in diretta streaming sul canale youtube de Il Cittadino dove è possibile rivedere il video integrale. Insieme all’Arcivescovo erano presenti Mons. Anselmi, Vescovo Ausiliare, Mons. Marco Doldi, Vicario Generale, Mons. Ganabano, direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano. I seminaristi hanno accompagnato la preghiera con i canti.
In chiesa anche una rappresentanza di operatori sanitari che prestano servizio nella struttura di cura ‘Doria’, insieme al commissario Marco Sinesi.
Una Via Crucis dedicata in modo particolare a tutti coloro che hanno attraversato o stanno affrontando la fatica della pandemia: malattia, lutto, crisi economica, perdita di lavoro. Una situazione che ancora preoccupa e che soltanto nella condivisione, nella solidarietà e nel volontariato trova un conforto e una speranza.
“Abbiamo ripercorso il cammino della croce di Gesù – ha detto l’Arcivescovo -; una fatica in cui non è solo, lo accompagnano tante persone con spirito e motivazioni differenti e tra questi molti gli vogliono davvero bene. La prima grazia che chiedo questa sera per tutti noi è proprio quella di vedere nella sofferenza le persone che ci sono accanto pronte a sostenerci. Gesù durante il suo cammino verso la croce evangelizza e annuncia la buona novella e per questo la seconda grazia che voglio chiedere è quella di donarci la convinzione che anche nel dolore il Signore offre l’occasione per annunciare la bellezza del Vangelo. Ancora, Gesù nonostante il momento di grande sofferenza e sconforto, è attento a ciò che gli accade intorno mentre compie la sua Via Crucis. Chiedo per questo la grazia di non cadere nella disperazione nei momenti difficili, perché la fatica non ci faccia abbassare lo sguardo su di noi: siamo chiamati a trovare la forza per alzarlo verso l’alto e intorno a noi verso i fratelli con cui condividere il dolore”.
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