Sostenete IL CITTADINO

Carissime lettrici, Carissimi lettori,

Sono contento di potermi rivolgere a Voi sulle pagine del nostro giornale diocesano. E sono contento anzitutto perché so che leggete Il Cittadino perché siete interessati alla vita della Chiesa di Dio che è in Genova, ma anche a quella della Chiesa universale e della nostra città. Sono anche sicuro che lo leggete perché la nostra Diocesi vi sta a cuore e perché il Settimanale diocesano è un modo per sentirvi vicini alla vita delle parrocchie, delle associazioni, dei movimenti, delle tante realtà che arricchiscono il nostro territorio.
Vi scrivo per ringraziarvi e per invitarvi a sostenere il nostro giornale, favorendo la sua conoscenza e promuovendo gli abbonamenti. Infatti, la stampa cattolica – e il giornalismo cattolico in generale – svolge oggi, ancor più che nei decenni passati, un ruolo fondamentale.
Sempre più chiaramente ci accorgiamo di quanto l’informazione trasformi la nostra visione della realtà: lo abbiamo sperimentato nel lungo periodo che abbiamo vissuto chiusi nelle nostre abitazioni per fronteggiare il dilagare della pandemia; lo vediamo in questi giorni quando sentiamo parlare di “accordi storici” per il clima e per la pace e spontaneamente ci chiediamo che cosa accadrà per il nostro pianeta, ma anche per far cessare le guerre che insanguinano l’Etiopia, il Mozambico, il Sud Sudan e tanti altri paesi del mondo.
A cosa serve, dunque, un settimanale diocesano? A tenere accesa la luce, a tenere vivo l’annuncio, a rendere possibile la denuncia, a non far mancare la speranza. Ma per chi? E su cosa? Per tutti: per gli uomini e per le donne della nostra città, per quelli più attivi nelle nostre realtà ecclesiali e per quelli più lontani. In particolare, per chi non ha voce e per chi si spende per il bene comune nella concretezza della vita quotidiana. Questo sta a cuore al Vescovo e a chi tutti i giorni lavora per l’informazione nella nostra Diocesi.

Papa Francesco ricordava ai giornalisti cattolici, ormai due anni fa: “da molti vostri predecessori avete imparato che solo con l’uso di parole di pace, di giustizia e di solidarietà, rese credibili da una testimonianza coerente, si possono costruire società più giuste e solidali. Purtroppo però vale anche il contrario. Possiate dare il vostro contributo per smascherare le parole false e distruttive” (Discorso del Santo Padre Francesco all’Unione Cattolica della Stampa Italiana, 23 settembre 2019).

Il Santo Padre ci richiamava a portare una parola di libertà, di solidarietà e di vicinanza. Penso che la vicinanza, soprattutto, rappresenti il valore aggiunto della stampa cattolica locale. La vicinanza è il carattere proprio della nostra vita di fede, perché è la vicinanza di Dio che si esprime nell’incarnazione del Figlio.

Perciò la nostra stampa esprime – e sempre di più dovrà farlo – questa vicinanza. È una stampa che parla della vita quotidiana dei nostri preti, delle nostre parrocchie e di tutto il popolo di Dio, e che insieme è attenta alle difficoltà e alle risorse sociali, economiche e culturali del nostro territorio, mantenendo uno sguardo ampio sulle sfide globali.

Sostenere Il Cittadino significa sostenere questo sforzo di libertà, di elaborazione di pensiero, di incarnazione della fede. Anche a Genova ne abbiamo tanto bisogno.
Vi ringrazio e Vi benedico.