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Reinserimento dei detenuti: l'esperienza della Veneranda Compagnia di Misericordia

A Genova tre case-famiglia per accogliere i detenuti in misura alternativa

Reinserimento dei detenuti: l'esperienza della Veneranda Compagnia di Misericordia

Il recente decreto-legge sulle carceri ha introdotto rilevanti cambiamenti nel sistema penitenziario italiano, focalizzandosi sulla riduzione del sovraffollamento e sul miglioramento delle condizioni di detenzione. Tra le principali innovazioni, il decreto prevede l'adozione di misure alternative alla detenzione per reati minori, l'ampliamento delle opportunità di lavoro e formazione per i detenuti, e un potenziamento del supporto psicologico e sanitario all'interno delle strutture carcerarie.

In questo contesto, la Veneranda Compagnia di Misericordia (VCM), storicamente impegnata a Genova nell'assistenza cristiana, nel sostegno dei detenuti, delle loro famiglie e di coloro che si trovano in difficoltà con la giustizia, ha accolto con favore le nuove disposizioni.
La Compagnia ha sviluppato diverse iniziative in collaborazione con le istituzioni penitenziarie locali, con l'obiettivo di agevolare la reintegrazione sociale dei detenuti.

Tra le attività promosse, spiccano i programmi di volontariato che coinvolgono i membri dell'associazione nell'offerta di supporto educativo e formativo ai detenuti accolti in misura alternativa. Questi programmi, non solo forniscono competenze pratiche utili dopo il termine della pena, ma favoriscono anche un dialogo costruttivo con la società civile.

Inoltre, vi è l’intento di rafforzare i servizi di assistenza psicologica e spirituale, in collaborazione con volontari e professionisti qualificati unitamente ai Cappellani delle due Case Circondariali di Marassi e Pontedecimo, Don Paolo Gatti per la prima e Mons. Giacomo Martino per la seconda. Tali servizi sono pensati per offrire un sostegno continuo e personalizzato ai detenuti, aiutandoli a vivere il periodo di detenzione con maggiore serenità e preparandoli al reinserimento nella società.

La combinazione tra le misure legislative del decreto e le iniziative della VCM rappresenta un passo significativo verso un sistema penitenziario più umano e orientato alla riabilitazione, piuttosto che alla mera punizione. Questi sforzi congiunti mirano a ridurre il tasso di recidiva, promuovendo un reale cambiamento nelle vite di chi è pronto a riscattarsi e a iniziare un nuovo capitolo della propria esistenza.

Tra i progetti di maggiore rilevanza sociale, vi è l'istituzione di tre case-famiglia – due già operative da tempo, una maschile e una femminile, e una terza di prossima apertura – destinate ad accogliere detenuti in misura alternativa. Queste strutture offrono una risposta concreta al problema del sovraffollamento carcerario e rappresentano un'opportunità di reintegrazione per coloro che hanno intrapreso un percorso di riabilitazione.

Le case-famiglia della VCM accolgono detenuti che, per buona condotta o per la natura dei reati commessi, possono scontare la pena in un ambiente più familiare e meno restrittivo rispetto alla detenzione tradizionale. Queste misure alternative alla carcerazione consentono ai detenuti di sperimentare una vita più simile a quella esterna, facilitando il loro reinserimento nella società.

All'interno delle case-famiglia, i detenuti partecipano a programmi strutturati di formazione e lavoro, finalizzati a fornire competenze utili per il futuro. La Compagnia collabora con educatori, psicologi e volontari formati per seguire i detenuti nel loro percorso di crescita personale e professionale. L'obiettivo è creare un ambiente positivo e stimolante, dove i detenuti possano riscoprire il valore del rispetto reciproco, della responsabilità e dell'impegno.

Un esempio di queste attività è il laboratorio di cucito femminile, che non solo insegna nozioni base di cucito, ma offre anche un piccolo sostegno economico per l’attività svolta. Altrettanto significativa è la lavanderia industriale situata nei locali a piano terra della sede, che offre un servizio di raccolta e riconsegna per enti pubblici e privati.

Oltre agli aspetti educativi e lavorativi, le case-famiglia della VCM pongono un forte accento sulla dimensione relazionale e umana. Gli ospiti sono incoraggiati a partecipare a momenti di condivisione e dialogo, sia tra di loro che con la psicologa della struttura e i volontari della Compagnia. Questo approccio mira a costruire un senso di comunità e appartenenza, elementi fondamentali per un'efficace reintegrazione sociale.

La casa-famiglia femminile offre, inoltre, un'importante risorsa per le detenute, molte delle quali devono affrontare problematiche legate alla maternità e alla gestione dei rapporti familiari. La VCM fornisce supporto specifico in queste situazioni, permettendo alle madri detenute di mantenere un rapporto costante e positivo con i propri figli, contribuendo così a ridurre il trauma della separazione e a garantire un contesto di crescita più equilibrato per i minori.

In conclusione, le case-famiglia rappresentano un modello innovativo e umanitario di esecuzione penale. Offrendo una seconda possibilità a chi ha commesso errori, queste strutture non solo contribuiscono a decongestionare le carceri, ma promuovono anche una giustizia che guarda alla riabilitazione e al reinserimento, favorendo la costruzione di una società più inclusiva e solidale.

Photo SIR/CdE

Fonte: Il Cittadino
Reinserimento dei detenuti: l'esperienza della Veneranda Compagnia di Misericordia
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